L’ha cercata, voluta, l’ha sudata fino al minuto 54 del secondo tempo di una partita che non voleva finire finché il pallone non fosse entrato e, fiera, l’ha portata a casa. Arriva un successo che dà ossigeno e punti luccicanti per restare agganciati al treno dell’Europa, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero,salendo al sesto posto davanti alla Lazio, in attesa che la Fiorentina recuperi la sua partita e della prossima sfida in casa contro l’Atalanta. Arriva la vittoria forse dopo una delle migliori prestazioni giocate almeno in questo scorcio di 2022, per intensità, lucidità, occasioni da gol e carattere. Una Roma mourinhana senza lo Special in panchina e nemmeno in tribuna (a proposito: ancora assenti in trasferta i Friedkin): José era sul pullman. Certo, non la migliore per precisione, ma stavolta ci si può passare sopra, visto il finale vibrante di emozioni. Bentornata Roma, verrebbe da dire, dopo i tre pareggi malinconici contro Genoa, Sassuolo e Verona, che hanno tenuto su la squadra, facendola galleggiare nella mediocrità, nell’essere e nel non essere, nel piattume. Ora, a sentire i protagonisti, si riparla addirittura di piazzamento in zona Champions. Magari non sarà così – la distanza è ancora lunga ma non si sa mai – ma ora serve solo poterci credere, per il morale, per non sentirsi in mezzo al nulla, all’anonimato: e va bene così.
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Senza Mou, ma questa Roma è la sua
Arriva la vittoria forse dopo una delle migliori prestazioni giocate almeno in questo scorcio di 2022
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