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rassegna stampa

Se James ritarda, l’acquirente fugge

Oggi contro l'Inter c’e da giocarsi la carta dell’orgoglio

Redazione

State sereni, amici: la A.S. Roma fa sapere che Zaniolo resterà giallorosso, non sarà venduto. Siamo a posto, sarà venduto Dzeko perché costa troppo, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero nella sua rubrica 'Curva Sud'.

Se Pallotta non si sbriga a cedere la Società, finiamo come il gigantesco pesce del capolavoro di Hemingway: quando il pescatore arriva faticosamente in porto, gli rimane dietro la barca solo una grande lisca. A caldo, dopo il Verona, avevamo capito che le critiche di Fonseca a Nicolò facessero parte di quel vecchio copione secondo il quale è utile denigrare il giocatore che si deve vendere. Tanto più se è un campione importante.

Invece si sono affrettati a smentire, ma con quale credibilità, dopo quello che abbiamo visto e sentito? Speriamo di essere smentiti, però non è normale che un allenatore critichi un giocatore al rientro da un lungo infortunio perché non corre abbastanza, dopo aver deciso e dichiarato lui di voler graduare l’impiego.

Ma veniamo all’Inter, che affrontiamo con parecchi giocatori che hanno ripreso la forma e con il vantaggio che il modulo di gioco non cambia da tre partite. Dunque, siamo messi meglio rispetto ad altre occasioni, però la squadra di Conte ha una motivazione forte, anche se complicata: dovrebbe vincerle tutte, per sperare di riprendere la Juve.

Dalla nostra parte, pur considerando i malumori nascosti (anche Pellegrini non sembra entusiasta) c’e la carta dell’orgoglio. Può fare miracoli: ricordate l’ultimo Totti vessato da Spalletti? Più stava in panchina, più entrava ed era decisivo.