La giustizia inglese ha condannato a due anni e mezzo di carcere Daniele Sciusco, il tifoso della Roma arrestato lo scorso 24 aprile per aver partecipato agli scontri avvenuti ad Anfield a poche ore dalla semifinale d'andata di Champions League tra i giallorossi e il Liverpool, in cui Sean Cox è stato gravemente ferito alla testa e solo di recente uscito dal coma, scrive Gianluca Lengua su "Il Messaggero". All'ultrà romanista è stato contestato il reato di disordini violenti. Il giudice Mark Brown della Preston Crown Court ha ripercorso nel dettaglio tutta la vicenda sottolineando più volte che Sciusco si è dichiarato colpevole degli scontri e non ha partecipato attivamente all'aggressione a Cox.
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Scontri a Liverpool: due anni e mezzo all’ultrà della Roma
Daniele Sciusco condannato per gli incidenti prima della semifinale d'andata di Champions. Ma l'altro tifoso giallorosso rischia 7 anni
Il processo si è aperto con la visione delle immagini di una telecamera di sorveglianza in cui un gruppo di ultras romanisti è sceso da un treno della stazione di Lime Street, gli stessi tifosi poi sono stati identificati nei pressi dell'Anfield: "Molti avevano il volto coperto e sembravano intenti a causare problemi tenendo in mano le cinture come fossero armi", ha spiegato il giudice. A pochi passi dall'entrata dello stadio è cominciata l'aggressione a Cox e a suo fratello, ad avere la peggio è stato Sean che è riverso a terra con una ferita alla testa.
Prima di pronunciare la sentenza definitiva, il giudice si è soffermato su un particolare: "Sciusco è stato arrestato mentre lasciava lo stadio e ha provato a cambiare aspetto indossando una giacca e un cappello diversi, con la speranza di non essere identificato dalle autorità". La massima pena per il reato di disordini violenti è di cinque anni, ma con l'ammissione di colpevolezza e la fedina penale pulita, Sciusco lascerà il carcere dopo due anni e mezzo. Potrebbe andare peggio all'altro tifoso arrestato Filippo Lombardi che verrà processato a ottobre oltre che per disordini violenti anche per lesioni gravi di cui, però, non si è dichiarato colpevole. Rischia 7 anni. Se il 21enne dovesse essere assolto allora sconterà la pena per lo stesso reato di Sciusco.
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