Salah simbolo di Roma

Salah per il mondo arabo sta a Totti per Roma. E per accorgersene basta dare un'occhiata all'accoglienza da star che ha ricevuto l'ala romanista a Dubai. Lui stesso è rimasto sorpreso. «Un’accoglienza del genere non me l’aspettavo». E se lui e Totti venivano scortati dalle guardie del corpo, gli altri giocatori hanno goduto di un' inedita libertà. Spalletti ci ha scherzato su. «Salah ci ha obbligato a venire qui per giocare questa amichevole ma siamo contenti. Se guarderò con interesse qualche calciatore dell’Al Ahli? Avendo avuto a che fare con Mohamed, ce ne vorrebbero altri 4-5 come lui». E in effetti Massara darà un'occhiata a Sobhi, classe '97, già attenzionato dalla Roma. Spalletti dell'egiziano ex Fiorentina apprezza tutto: voglia, spirito di sacrificio, abnegazione in allenamento, velocità e disponibilità ad ascoltare. E Salah rappresenta l'unico caso in cui il tecnico toscano ha esaltato un singolo, da quando è tornato. Come dopo Roma-Palermo, quando elogiò le gesta del suo giocatore con un video fatto vedere in conferenza stampa.

Salah sta allargando i suoi orizzonti nella Roma. Ad esempio, nella locandina del ritiro c'è lui in primo piano ancor prima che Totti. Per lui, la Roma ha aperto un profilo Twitter in lingua araba e ha convinto la Lega Calcio a non far esporre lo striscione per Giulio Regeni ai calciatori. Sempre per l'egiziano, in estate, la società andò allo scontro frontale con la Fiorentina, anche se a Trigoria non fu vissuto come uno sgarbo. Dello stesso avviso il giocatore. «Sulla sentenza della Fifa non so come andranno a finire le cose. Ritengo di avere ragione ma il caso è ancora in tribunale e attendiamo l'esito». A fine mese consoceremo la decisione. La Roma non rischia nulla. La Fiorentina, infatti, ha chiesto 30 milioni di risarcimento al Chelsea, basandosi sul 'lucro cessante' e sul 'danno patrimoniale'. Insomma, la sentenza imminente non fa perdere il sonno al talento giallorosso.

(Stefano Carina)