Dove eravamo rimasti? Ah, già: ai fischi (tanti) piovuti sulla Roma al termine della partita contro la Sampdoria. E da dove si è ripartiti? Dai fischi (non tanti, ma zero applausi) al momento dell’ingresso in campo della squadra per il riscaldamento. La serata, poi, si è chiusa con un’altra, pesantissima contestazione. Una Roma che non aveva neppure in panchina uno dei suoi tre rinforzi (?) invernali, Doumbia, Spolli e Ibarbo. Già, il mercato di gennaio che, essendo stato completamente sbagliato, chiama in causa direttamente chi l’ha fatto, cioè il ds Walter Sabatini. Un Sabatini che nel post partita ha detto un sacco di cose e tante altre le ha fatte intuire; tipo, le sue dimissioni a fine anno. «Noi siamo responsabili di questo gruppo, del quale io sono tutt’ora orgoglioso, anche se sta attraversando un periodo nefasto. A noi tocca il compito e la forza di proteggere la squadra e di combattere per centrare l’ultimo obiettivo che ci rimane. Il livello di guardia determinato dai risultati era stato già superato da tempo, non c’era bisogno di perdere due partite di fila, ma quello che dobbiamo guardare è l’impegno della squadra, penalizzata e colpita da alcuni episodi.
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Sabatini: «Paghiamo i miei errori» Il ds a fine stagione andrà via
"Noi siamo responsabili di questo gruppo, del quale io sono tutt’ora orgoglioso, anche se sta attraversando un periodo nefasto. A noi tocca il compito e la forza di proteggere la squadra e di combattere per centrare l’ultimo obiettivo che ci...
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