Ieri sera Rudi Garcia è stato intervistato dall'emittente radiofonica 'Radio Montecarlo'. Il tecnico francese, come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", si è soffermato su vecchi e nuovi concetti, partendo però dal punto fermo, Francesco Totti: «Il capitano sta bene, lui è incredibile, lo gestiamo. Non chiede mai un trattamento particolare, niente. Ci aiuterà non solo in campo. Quando sono arrivato gli ho detto che il mio obiettivo era vincere con lui. E ribadisco il concetto. Lui è umile, pensa al collettivo, è una persona semplice. A Roma non so se sia più importante Totti o il Papa, ma lui continua a pensare al bene del gruppo, per lui la maglietta della Roma è come una seconda pelle. È per questo che alla sua età riesce a provare piacere a giocare, ad allenarsi. La convivenza con Dzeko? Potremmo mantenere il modulo base quando si gioca contro una difesa a 5 che in Italia si trova frequentemente: si può giocare con due attaccanti larghi, Dzeko e Totti, che non avrebbero così grossi impegni difensivi, o bisognerebbe cambiare sistema e passare a 4-3-1-2 o 4-4-2 o 4-2-3-1 che permetterebbe a Francesco di stare dietro Edin. Ci stiamo lavorando».
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Rudi rilancia Totti e Dzeko: «Li vedremo spesso insieme»
"Vogliamo giocare gli ottavi di finale di Champions. La squadra è buona, abbiamo fatto un mercato di qualità. Magari finiremo dietro il Barça, ma nel calcio esistono i miracoli".
L’obiettivo in Italia è lo scudetto, e in Champions?«Vogliamo giocare gli ottavi di finale. La squadra è buona, abbiamo fatto un mercato di qualità. Magari finiremo dietro il Barça, ma nel calcio esistono i miracoli. Rabiot? Lo seguiamo con attenzione. Io un francese romano? Sì mi sento romano, Roma è una città fantastica. Ora rappresento la Francia all’estero. Il futuro in Nazionale? Non ci penso, ora voglio credere di stare a lungo e vincere con la Roma».
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