rassegna stampa

Rudi: “Un errore dietro l’altro”

L'onore delle armi. «Ha vinto la squadra migliore, il Napoli», così Rudi Garcia (zero gol e zero punti in tre sfide al San Paolo), senza vergognarsi di esaltare la squadra avversaria, mettendo anche a nudo i propri demeriti, che non sono pochi....

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L'onore delle armi. «Ha vinto la squadra migliore, il Napoli», così Rudi Garcia (zero gol e zero punti in tre sfide al San Paolo), senza vergognarsi di esaltare la squadra avversaria, mettendo anche a nudo i propri demeriti, che non sono pochi. «Per vincere al San Paolo c'era bisogno di un exploit ma giocando come abbiamo fatto noi... Ho visto la vera Roma solo per i primi venticinque minuti del secondo tempo. Nel primo potevamo subire molte più reti. Il primo posto è in grande pericolo: vedrete, sarà un campionato più aperto», un severo Garcia davanti alle telecamere. La Roma migliore, Rudi, l'ha cambiata sul più bello. Scelta sbagliata, poi pagata. «Dovevo mettere forze fresche ma chi è entrato non ha ricevuto palloni», taglia corto il francese. La Roma, che ha otto punti in meno rispetto all'anno scorso, appare anche stanca, oltre che in deficit mentale. «Il primo tempo non mi è piaciuto, abbiamo perso molti contrasti. Ma credo che il problema sia più nella testa che nel fisico, visto il secondo tempo che abbiamo fatto». La spiegazione per cui, invece, non ha schierato De Rossi? «Daniele ha giocato sempre quando è tornato e non stava benissimo. Era meglio non rischiarlo e con questo centrocampo avevamo già fatto bene. De Rossi e Keita insieme? Sì, possono stare vicini, ma sono poco convinto che con Miralem più avanti sia la soluzione migliore. Quando avrò problemi in attacco la valuterò come una possibilità, non ora. I terzini troppo spenti? Questa volta li ho visti sotto tono».

La Roma stecca l'interpretazione del match. Garcia non ci sta. «Ho visto una squadra sempre in ritardo nei duelli, questo evidenzia come fosse sbagliato inizialmente l’atteggiamento mentale o non avevamo le gambe giuste. Almeno poi abbiamo reagito, questo è positivo. La squadra ha sofferto il pressing? Sì è vero, dovevamo farlo anche noi. Bisogna cambiare atteggiamento quando siamo pressati: mettere la palla alta e lottare più in alto».

La "quinta" sfida tra Napoli e Roma l'ha vinta lui, Don Rafè. Che ringrazia per i complimenti il collega amico Rudi («Farà una grande stagione anche quest'anno») e guarda avanti con ottimismo. «Tre punti che ci danno forza e dimostrano che la mia squadra ha grandi valori tecnici e li tireremo fuori anche in futuro. Questa vittoria va dedicata alla memoria di Ciro Esposito». Infine l'orgoglio del presidente De Laurentiis in un tweet. «Partita di grande spessore e maturità: bravi tutti»