La Roma perde i pezzi, non è brillante come nella passata stagione; la Juve addirittura sembra più in palla dell’anno scorso. Quindi, Garcia si prepari: non c’è niente da fare. Tutto vero, poi controlli qualche dato e ti accorgi che la situazione non è poi così drammatica per i giallorossi, a parte il turnover degli infortunati. Ad esempio, se la Roma dovesse battere Inter e Sassuolo, andrebbe a 34 punti, ovvero gli stessi della passata stagione dopo quattordici giornate di campionato. Un traguardo che appare impossibile se ti soffermi sul dato odierno, che vede la squadra di Garcia in ritardo di quattro lunghezze rispetto alla dodicesima dell’annata precedete, quando arrivava da dieci vittorie consecutive e due pari. Quella Roma sembrava un rullo compressore: solo tre gol subiti (Biabiany, Cerci e Berardi), De Sanctis sembrava Nembo Kid e Garcia mago Zurlì. Questa un colabrodo claudicante.
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Rudi, ora brillano soltanto i numeri
La Roma è meno cinica e brillante di quella dello scorso anno ma i numeri dicono che la situazione non è poi così drammatica per i giallorossi, a parte il turnover degli infortunati.
IL PASSATO SIMILE - Ora che il mondo sembra essersi rivoltato ti accorgi che la Roma, facendo un confronto con le dodici avversarie della passata stagione, noti che è in attivo di due punti. Lo scorso campionato c’era il Livorno, quest’anno c’è l’Empoli, c’era il Bologna e ora il Cesena;
con l’Atalanta a Bergamo la Roma ha preso due punti quest’anno, mentre un anno fa ne ha strappato solo uno. Mancano all’appello il derby e la sfida di San Siro con l’Inter; poi stessi punti con la Fiorentina, due in più con il Cagliari, stessi a Parma, stessi con Verona, stessi, cioè zero con Juve e Napoli, stessi con il Chievo e Torino, due in meno con la Sampdoria. La Juventus, in confronto con le avversarie della passata stagione, ha addirittura tre punti in meno: ne ha persi tre con il Genoa, due in meno sul campo del Sassuolo, vittoria nel passato campionato, un pari quest’anno e ha un segno più sulla partita con la Lazio, pari lo scorso anno, successo in tromba proprio sabato scorso.
Allegri va meglio di Conte, se non altro come differenza reti e considerando pure che alla dodicesima la Juve di Conte rincorreva la Roma (+1), quella di Max è avanti di tre. Nel confronto tra le due squadre in questo campionato, va ricordato che la Juve ha perso punti con due squadre medio-piccole, Genoa e Sassuolo, mentre la Roma ha lasciato le penne su campi pesanti come quello di Torino e quello di Napoli, pareggiando 0-0 a Genova con la Sampdoria, tra le squadre più in palla del campionato e in un momento delicato per i giallorossi, era il posto Roma-Bayer, il 7-1 da incubo. Certo, è difficile pensare che il confronto con i bianconeri volanti resti in questo sottile equilibrio andando avanti con tutte le difficoltà attuali, ma l’aspetto positivo è che nonostante tutto, la Roma è lì e adesso rispetto ai bianconeri ha un calendario migliore. L’importante è recuperare gli uomini e quindi la brillantezza nel gioco. La difesa è devastata: il quartetto dei record non “esiste” più nessuno, De Sanctis a parte: Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti. Spariti. E si sente.
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