Anche alla vigilia del match contro l'Atalanta Luciano Spalletti continua a deviare con regolarità il discorso sul futuro e stavolta, dice, "il contratto importante da rinnovare è quello di De Rossi. Il mio non è nell'uovo di Pasqua, ne possiamo aprire quanti ne volete, ma non ci sarà".
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Roma, vincere per crederci
Arriva l’Atalanta: l’obiettivo è poter continuare a pensare allo scudetto. Spalletti carica i suoi: "Ci proveremo fin quando l’aritmetica lo consentirà"
Lo scorso anno, sul contratto di Totti, inizialmente il tecnico tendeva a glissare ("è un problema della società") per poi arrivare alla provocazione ("se non firma Totti, io me ne vado"). Queste parole su De Rossi, si domanda Alessandro Angeloni su Il Messaggero, come le dobbiamo prendere?
Come obiettivi sono rimasti il secondo posto e, per la matematica, anche lo scudetto, perché no? In caso di titolo, forse, Lucio ci ripenserebbe, perché a quel punto restare a Roma diventerebbe anche un valore morale e quell'uovo tornerà ad avere la sua legittima sorpresa. Per adesso non se ne parla.
L'Atalanta, avversaria di oggi, è bella e tosta e vuole trasformarsi lei in sorpresina, magari dell'uovo di cui sopra. Perché la squadra di Gasperini, nonostante le assenze di Spinazzola, Gomez, Zukanovic e Dramè, ha la spensieratezza e una struttura di squadra per poter creare problemi ai giallorossi. La Roma di Bologna, seppur vincente, con il primo caldo addosso è apparsa inizialmente un po' appannata, specie nei suoi giocatori migliori. Oggi serve una prestazione più continua, più fresca, con meno pause, anche se il caldo sarà a grandi linee lo stesso.
Le certezze di Spalletti sono i gol di Dzeko e Salah, trentaquattro in due, ma anche le non perfette condizioni fisiche di De Rossi, che ieri è tornato ad allenarsi in gruppo ma sulla sua presenza dal primo minuto non ci sono, appunto, certezze. Vedremo, in caso alternativo, c'è Paredes.
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