L'annuncio è di Di Francesco, ma l'input è di Monchi, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. C'è anche il ds nella sala Champions di Trigoria quando il tecnico annuncia: "Nainggolan non sarà convocato". Lo spagnolo non sale sul palco. Resta dietro le quinte, regista della strategia della Roma, a seguire il discorso dell'allenatore. "Con la linea guida dettata sempre dalla società e pienamente condivisa da me e condivisa e accettata da Radja, il calciatore non viene convocato per la partita contro l'Atalanta" annuncia D Francesco.
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Roma, vince la linea Monchi
Il club non fa sconti: Nainggolan non è stato convocato per l’Atalanta. DiFra: "Condivido e accetto la scelta della società: un errore inaccettabile"
Il comportamento, dunque, viene prima di qualsiasi risultato. Monchi interviene e non guarda in faccia nessuno. Ricominciando a riqualificare l'immagine della Roma, in attesa di tornare ad alzare un trofeo o festeggiare un successo. Seguendo l'esempio delle Grandi che, in Italia e in Europa, non permettono ai propri tesserati di rovinare la reputazione del club.
Anche De Rossi, indisponibile, esce dalla lista dei 21 convocati e la Roma perde 2/3 del centrocampo titolare. L'allenatore sa di rischiare, nel pomeriggio (ore 18) all'Olimpico, contro l'Atalanta. La flessione, da metà dicembre, è stata evidente: 1 punto nelle ultime 2 gare di campionato e 2 sconfitte in 3 match, contando il ko contro il Torino in Coppa Italia. Di Francesco si tiene stretti i numeri, a cominciare dalle conclusioni: sono le stesse del Napoli leader. Ma ammette: senza gol non si va avanti. Senza Schick, per ora sì (bocciato il tandem con Dzeko).
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