Un’ultima chiamata per la Champions diretta e Luciano Spalletti ci crede ancora. Comunque vada, però, sarà un successo, sostiene il tecnico della Roma, perché la squadra con lui in panchina, ha fatto cose grandiose: ha recuperato 5 punti al Napoli, 15 all'Inter e 20 alla Fiorentina. Non correva per niente, oggi spera ancora nel secondo posto. Ma il terzo va bene lo stesso, anche se non dà la certezza all’accesso diretto ai gironi della Champions ma, giocando prima di tutte, può dare vantaggi perché abitua alle grandi partite.
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Roma, vietato non crederci
Stasera gioca in casa del Milan per tentare l’impresa impossibile, cioè chiudere al 2° posto dietro la Juventus. Sarà l’ultima esibizione per molti giocatori della rosa e per tanti altri la conferma non è assolutamente sicura
Il finale di campionato non è come quello dello scorso anno, dove Rudi Garcia aveva fatto intendere che non ci sarebbero state speranze di colmare il gap con la Juve. Lucio invece si congeda alimentando entusiasmo. Perché la Roma competerà con tutti. Il compito, stasera a San Siro è vincere per mantenere fino all’ultimo la speranza del secondo posto. Spalletti, infatti, non vuole sentir parlare di mercato né di partita con il Milan senza senso, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero".
Per qualcuno è l’occasione per i saluti. Pare scongiurato quello di Totti, mentre rischiano di salutare Lucas Digne e Wojciech Szczesny. Rischia anche Edin Dzeko, arrivato a Roma tra l’entusiasmo e le aspettative di chi rivedeva il lui il Batistuta dello scudetto. L’elenco non è finito, e torniamo a Radja Nainggolan e Mire Pjanic, passando per Stephan El Shaarawy; non sanno ancora cosa ne sarà di loro.
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