La volata Champions parte stasera alla Sardegna Arena. La Roma, provata fisicamente e psicologicamente dalla semifinale di mercoledì contro il Liverpool, sa che è questo è l'impegno più insidioso, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, da qui al traguardo, con 6 punti ancora da conquistare per centrare l'obiettivo.
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Roma, viaggio trappola
Giallorossi in casa del Cagliari che ha il disperato bisogno di far punti per non rischiare di retrocedere
Di Francesco punta ad allungare la striscia positiva in campionato (3 successi di fila) per tenersi stretto il 3° posto, ma al tempo stesso è consapevole di che cosa l'aspetta in questo viaggio. Il suo gruppo è ridotto al minimo, tra giocatori infortunati, altri stanchissimi e Jesus squalificato.
La lista degli indisponibili, in questa fase cruciale, è abbondante: oltre a Karsdorp e Defrel (e Jesus), restano ancora fuori Strootman e Perotti. E Pellegrini non sta bene: risentimento muscolare all'inguine. Il centrocampista è in Sardegna, ma difficilmente partirà dall'inizio. El Shaarawy, invece, sta po' meglio. Ma anche l'attaccante è da valutare in giornata. Se non ce la fa, confermato Schick, con Under spostato a sinistra. Il turnover, quindi, diventa obbligatorio almeno quanto lo è stato nelle ultime 2 partite di campionato contro la Spal e il Chievo. Di Francesco dovrà, però, restringerlo a 3 novità, al massimo 4: in difesa torna Peres, a centrocampo Gonalons e davanti Under.
La sorpresa potrebbe uscire proprio dal forfait di Pellegrini. Il ballottaggio chiama in causa Gerson e anche De Rossi che avrebbe dovuto riposare se Pellegrini non si fosse fermato per il dolore pubalgico. La tentazione di Di Francesco: affiancare il capitano a Gonalons, mossa che ha in parte svelato pubblicamente prima di volare a Cagliari. Anche il sistema di gioco potrebbe cambiare: dal 4-3-2-1 al 4-2-3-1, con 2 registi e Nainggolan alzato da trequartista.
L'unico a non poter riposare è sempre Dzeko che, con il gol realizzato mercoledì contro il Liverpool, si è tolto la soddisfazione di superare se stesso: in 3 stagioni con la Roma ha già segnato più reti di quante ne fece nelle 5 con la maglia del City. Il raccolto, coppe comprese, è di primissimo piano: qui ha festeggiato 73 gol in 136 match, a Manchester 72 in 189. Il Cagliari ha rallentato negli ultimi 37 giorni: solo 1 vittoria in 7 gare, quella in casa del 14 aprile contro l'Udinese, più 5 sconfitte e 1 pari. E da mercoledì scorso è in ritiro.
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