Dal campionato all'Europa League: la nuova Roma scopre la prima full immersion stagionale. Cioè tre match in otto giorni. Fonseca, però, non ha in mente alcuna rivoluzione per il debutto in coppa, domani sera all'Olimpico contro l'Istanbul Baakehir, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Roma, via al turnover ma senza esagerare
Fonseca limiterà la rotazione dei titolari in Europa League per non interrompere il processo di crescita della squadra
L'obiettivo del portoghese è rafforzare l'identità di squadra e quindi di non rallentare la fase di assemblaggio passando per la rotazione extralarge. Più che al riposo dei giocatori, la priorità è il minutaggio degli stessi.
Fonseca vuole confermare diversi interpreti proprio per insistere, anche in partita, sui movimenti e sui concetti del suo 4-2-3-1 che non ha mai messo in discussione. Turnover sì, dunque, ma non troppo. Il portoghese è intenzionato a cambiare al massimo un giocatore in ogni reparto.
Scontata è la presenza di Spinazzola e Zaniolo che, tra l'altro, sono state le prime mosse in corsa nella partita contro il Sassuolo. Il terzino, entrando a sinistra, dovrebbe permettere a Kolarov di riposare, la mezzala può invece giocare da esterno alto a destra al posto di Kluivert o da trequartista nel ruolo di Pellegrini. L'altra novità, invece, dovrebbe essere Diawara, da sistemare accanto a Veretout che, dopo il lungo periodo di inattività, ha bisogno di giocare. Uscirebbe Cristante, l'unico centrocampista che nelle prime tre partite ufficiali non ha perso nemmeno un minuto.
Anche Jesus e Pastore puntano ad avere spazio dal primo minuto. Ma Fonseca li farà partire dall'inizio solo se vedrà stanchi Fazio e Mkhitaryan. In più c'è Dzeko in bilico. Ma Kalinic, come ha detto in pubblico il portoghese, non ha fatto la preparazione con l'Atletico Madrid. Come centravanti di scorta rimangono Antonucci o Zaniolo per la formula con il falso nove.
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