Walter Sabatini in versione Babbo Natale è in viaggio: i regali arriveranno (se arriveranno e quanti ne arriveranno non si sa di preciso) per gennaio, quindi dopo le feste, quasi sicuramente anche dopo la Befana, quando la Roma avrà già giocato con l’Udinese. Garcia aspetta e spera: gli manca un centrale difensivo, un attaccante da definire (se sostituto di Borriello e/o di Destro), magari anche un terzino sinistro (data per scontata la partenza di Emanuelson, Holebas non basterebbe) o che sappia coprire entrambe le fasce (vedi Darmian). Per adesso Rudi fa il fuoco (e di questi tempi...) con la legna che ha. L’anno ricomincia senza qualche pezzo di livello, Keita e Gervinho, come ampiamente nei programmi, salteranno Udine, non sono servite le negoziazioni diplomatiche con le federazioni del Mali e della Costa d’Avorio. Tanta roba. Il tecnico francese ha bisogno di ritrovare un bel po’ di cose per il 2015: prima di tutto il calcio spettacolare della passata stagione, poi alcuni elementi determinanti che, per un motivo o per un altro, si sono persi per strada. Tre regali, intanto, Rudi se li trova in casa. Due praticamente da scartare, Iturbe e Strootman, un altro da riparare, De Rossi.
rassegna stampa
Roma, tre vecchi acquisti
Iturbe, Strootman e De Rossi: Garcia e la Roma si aspettano da loro tre un 2015 pieno di sorrisi.
MANUEL ALL’ESAME - Iturbe, ad esempio, è l’uomo che dovrà sostituire Gervinho e quindi ha l’occasione per trovare un po’ di continuità. Nella sua testa forse pesa quel senso di responsabilità per essere l’acquisto più pagato dagli americani, la voglia di strafare lo ha ingoiato.
Poi, gli infortuni e la timidezza lo hanno portato fuori strada: l’ultima immagine trasmessa è quel colpo di testa goffo di Marassi e i pochi minuti senza lasciare traccia contro il Milan. Forse tutti i suoi problemi sono nati nella serata migliore, con il Cska all’Olimpico: un gol, una prestazione di livello e poi l’infortunio. Manuel adesso riparte. Ricordare che con quel numero di maglia, il 7, in quel ruolo, ala, e con lo stesso piede, il sinistro, un certo Bruno Conti ha fatto la storia della Roma, magari può aiutarlo. Anno nuovo, nuovo Iturbe. Questo Garcia vuole, anzi pretende. Insomma, se non ora, quando?
KEVIN IL GUERRIERO - Fa quasi tenerezza vedere quel gigante olandese un po’ impacciato e inerme davanti ai suoi avversari. Strootman non è ancora pronto, questo è un problema. Pochi minuti con il Torino all’Olimpico, poi a Mosca, titolare con il Sassuolo. Tre presenze che gli hanno fatto più male che bene. Che hanno offuscato l’immagine del guerriero indispensabile della passata stagione. Sono passati nove mesi dall’infortunio, siamo quasi al decimo. E di Strootman ancora alcuna traccia. Difficile che giochi a Udine come titolare, ma da qui entro la fine di gennaio, Kevin dovrà per forza aver superato certe paure e incertezze. Lui sì, può essere considerato un nuovo acquisto. Magari da rivedere in futuro, non si sa, sicuramente da utilizzare al meglio per questa parte della stagione. Certo, se passeranno le settimane e ancora rivedremo lo Strootman di Roma-Sassuolo, un campanello di allarme andrà suonato. La speranza di Rudi è che possa tornare a breve quello di prima. E’ più di una speranza.
IL FURORE DI DANIELE - Su De Rossi il discorso è diverso. Daniele va recuperato soprattutto psicologicamente. Gli si rilegge negli occhi quella paura vissuta nel passato: quella di non piacere più, quella che gli faceva sentire dei mormorii fastidiosi ad ogni errore, quella che gli ha fatto pensare di lasciare la maglia che ama da quando è bambino. Il nuovo anno deve restituire a Garcia il De Rossi esplosivo del passato recente, quello che si piazza davanti alla difesa e scivola su ogni traiettoria del pallone. Quello che Spalletti rimproverava per il troppo furore agonistico. «Daniele va frenato», confidava Lucio. Perché era libero nella testa, adesso a quasi 32 anni lo è un po’ meno. Tanto meno, forse.
© RIPRODUZIONE RISERVATA