Dieci gare su 20 con la porta inviolata non sono poche. Ma anche 10 partite dove al massimo è stata segnata una rete è un dato da non sottovalutare, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, una tentazione Schick
Sono due settimane che l'attaccante non avverte più problemi al piede. A questo punto quella col Chievo potrebbe diventare l'occasione per vederlo finalmente impiegato con un minutaggio consistente
"Secondo me possiamo crescere nella ricerca della verticalità, dove però già siamo migliorati. - dice Di Francesco - La svolta? Dopo il ko col Napoli. Dobbiamo forzare di più le giocate, ultimamente potevamo fare qualche gol in più. Ce li abbiamo nelle nostre corde quei gol. In due partite abbiamo fatto quasi 60 tiri, si può migliorare".
Della serie: vanno bene i 37 tiri a 3 contro la Spal o i 28 a 5 con il Qarabag, ma se poi le reti sono rispettivamente tre e una, c'è qualcosa che non va. O meglio, che va migliorato.
Dzeko è stanco ed ha bisogno di qualcosa di diverso vicino a lui. Ogni riferimento, nemmeno troppo casuale, è a Schick. Sono due settimane che l'attaccante non avverte più problemi al piede. A questo punto quella col Chievo potrebbe diventare l'occasione per vederlo finalmente impiegato con un minutaggio consistente. Se dal primo minuto, Eusebio ancora non ha deciso.
Anche Kolarov ha bisogno di rifiatare. Ma immaginare sia Emerson che Schick in campo domenica è da escludere. Uno dei due partirà certamente titolare contro il Cagliari. Di Francesco sta riflettendo sul fatto se sia arrivato il momento di concedere o meno una pausa a Dzeko. Edin in effetti martedì è sembrato stanco, poco lucido ma rinunciare alla sua mole di lavoro e qualità, è sempre difficile. E allora, sollevarlo dalle attenzioni in forma esclusiva dei due centrali difensivi di Maran, inserendo Schick potrebbe essere la via di mezzo. L'alternativa al ceco è Gerson, utilizzato anche l'altra sera come primo cambio per l'attacco.
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