È durato meno di 15 minuti il sogno (utopia?) della Roma di uscire indenne dal Camp Nou. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", all’ennesima imbucata sull’esterno, i blaugrana hanno trovato il modo per battere per la prima volta Szczesny con Suarez, riservandosi poi di raddoppiare in brevissimo tempo con Messi. Gara finita già al minuto numero 18, arrivederci alla prossima. La Roma con Dzeko aveva fallito un’occasione clamorosa per portarsi in vantaggio, ma il colpo di testa del bosniaco è finito alto. Il Barça, si sa, è una delle due squadre più forti al mondo, ma c’è modo e modo di perdere, di stare in campo. La Roma, a dire il vero senza De Rossi, Salah e Gervinho (trascurando volutamente Totti e Strootman), è sembrata una squadretta di provincia, in balia costante degli avversari. Mai una difesa collettiva, mai una diagonale giusta. Tutto apparentemente improvvisato. O davvero improvvisato, monsieur Garcia? Con la mancata partecipazione dei centrocampisti. Roba da dilettanti, e che nessuno in Serie D si senta offeso. Facendo un po’ di conti, la Roma in stagione ha già subìto, tra campionato e Champions, 31 reti in 18 partite (solo in Europa 16 gol in 5 appuntamenti): un rendimento inquietante, se si vuole ragionare da grande squadra.
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Roma, una fase difensiva da campionato Dilettanti
Mai una difesa collettiva, mai una diagonale giusta. Tutto apparentemente improvvisato
(M. Ferretti)
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