La Roma ha deciso di continuare la trattativa per il rinnovo di Florenzi al momento sine die. Inserire una dead-line, a questo punto della trattativa, rischierebbe di provocare una rottura, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, un poker con Ale
Proposte, rilanci, bluff: la trattativa Monchi-Florenzi è una partita a carte
Le parti restano lontane. La valutazione sulle possibilità che il calciatore rimanga ad oggi sono ferme al 50 per cento. Monchi offre 2,7 milioni più bonus in un contratto stile Perotti/Manolas che nell’ultima stagione, soddisfacendo quasi tutte le voci legate ai premi, sono arrivati a guadagnarne 3,2. Quello che Florenzi vorrebbe come base per poi aggiungere bonus sino a toccare il traguardo dei 3,5 milioni. Troppi per la Roma che si aspetta un atteggiamento stile Manolas: "Ho firmato un contratto soddisfacente, sono felice a Roma e non m’interessano le voci di mercato", le parole del greco a sport.24.gr.
Il club giallorosso, attraverso Di Francesco, ha già comunicato a Florenzi di ritenerlo importante nel progetto tecnico che sta nascendo. Il nazionale azzurro ha qualche perplessità in più. Impiegato una volta terzino, un’altra in mediana, un’altra ancora in attacco: una duttilità che già in passato lo ha penalizzato. In questo contesto, l’Inter rimane sullo sfondo.
Si va avanti, quindi, apparentemente senza fretta. Il mercato in chiude il 17 agosto: mancano 44 giorni per uscire dallo stallo del 50 per cento. La percentuale che invece Peres possa andare via, è vicina al 100. Dopo il no al Torino, al momento è il San Paolo la squadra che si avvicina agli 8 milioni richiesti dalla Roma.
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