rassegna stampa

Roma, tutto su Spalletti

Il toscano ha dato la disponibilità per un contratto di 1 anno e mezzo, con l’opzione, a suo favore, per la seconda stagione. Pallotta non ha cambiato idea: è contrario al traghettatore perché vuole andare sul sicuro

Redazione

Su input di Pallotta dagli Stati Uniti, ieri sera Sabatini ha preso l'A1 in direzione Firenze per incontrare Spalletti. Oggi la squadra riprenderà gli allenamenti e Garcia sarà a Trigoria. Ma domenica, in panchina contro il Verona all’Olimpico, il presidente vuole già l’ex tecnico dello Zenit.

Spalletti è la prima scelta. Ma la Roma deve ancora avvertire Garcia, atteso in mattinata a Trigoria e sempre convinto di continuare l’avventura, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". Il francese rimane, per ora, al suo posto solo perché Sabatini sta ancora trattando con Pallotta. Il ds vuole che il presidente si assuma la responsabilità del cambio in corsa. Perché, assumere l’ex tecnico dello Zenit, significa rinunciare definitivamente al ct Conte. Sabatini, dunque, ha rilanciato anche ieri, proponendo la formula del traghettatore. Più di De Rossi senior, poco convinto, sono salite già da domenica sera le quotazioni di Leonardo che accetterebbe anche di lavorare solo fino a metà maggio.

Da Trigoria hanno fatto sapere che Garcia, di ritorno da Zurigo, avrebbe diretto l’allenamento di stamattina. Magari toccherà ai preparatori (dopo l’esonero, De Rossi senior potrebbe guidare la seduta del pomeriggio). Prima deve comunque firmare Spalletti che, per la verità, avrebbe voluto incontrare pure il presidente (solo una telefonata, finora).

Il toscano ha dato la disponibilità per un contratto di 1 anno e mezzo, con l’opzione, a suo favore, per la seconda stagione, fino al 30 giugno 2018 (stessa scadenza del francese). Pallotta non ha cambiato idea: è contrario al traghettatore perché vuole andare sul sicuro. Allenatore per il presente e per il futuro. Non di passaggio.

E così la proprietà avrà vinto la battaglia interna. Il suo braccio destro Zecca si è messo addirittura a studiare le partite passate e recenti di Spalletti, il fedelissimo Gombar lo ha quotidianamente relazionato da Trigoria sulla realtà di Casa Roma e i preparatori Norman e Lippie sul comportamento di Garcia, del suo staff e dei giocatori. Il francese e i suoi collaboratori sono i primi a pagare, ma il repulisti, a quanto pare, è solo all’inizio.

«Nel nostro mestiere ci sono gli alti e i bassi. Io, però, a Roma sto bene e voglio continuare a fare il mio lavoro» ha chiarito Garcia dopo aver visto Messi ricevere il suo 5° Pallone d’Oro. Il tecnico si è fermato a Zurigo, insieme con Zanzi, Florenzi e Castaldi, ma ha dormito in un albergo diverso da quello in cui ha alloggiato il Ceo giallorosso. Il primo segnale del divorzio dalla Roma.