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Roma, tutti sotto esame

Roma, tutti sotto esame - immagine 1
De Rossi ripartirà da poche certezze. Anche i senatori rischiano la cessione. Il tecnico non si sbilancia su Dybala: "Dire oggi che rimane è un boomerang"
Redazione

Piange la ruota di Trigoria. Il terno 3, 6 e 63 è di quelli da incubo. Per la terza stagione consecutiva la Roma termina al sesto posto in campionato a quota 63, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Per l'ennesima volta, la Champions può attendere. E stavolta fa più male delle precedenti. Perché i posti per accedervi erano 5 e il nuovo format (36 partecipanti divise in 4 fasce da 9), sommato ai recenti risultati nelle coppe, avrebbe regalato ai giallorossi un assegno di 50 milioni che inevitabilmente ora peserà sul budget a disposizione di De Rossi e Ghisolfi nella ricostruzione che li attende. La Roma va cambiata, non rinfrescata, operando delle scelte radicali. Coraggio nelle decisioni e chiarezza nello spiegarle, debbono essere le linee guida della Roma che verrà. La pensa così anche De Rossi, omaggiato ieri con il premio Ussi: "È il momento di fare non di dire, per questo dovremo essere bravi anche dal punto di vista della comunicazione". Chiarezza e coraggio, si diceva. A partire dai big. Lukaku ha già salutato, quella di Paulo è una questione che va risolta il prima possibile: "Nel calcio si fanno dei progetti che vengono scombussolati dalle decisioni del calciatore o del procuratore. Dire oggi questo rimane è un boomerang". Parole, quelle di DDR riferite proprio alla Joya, condivisibili ma che rimandano la palla nella metà campo dell'argentino. Bocciati gli esterni, ne serviranno due a destra e uno a sinistra dove qualche discorso con il Sassuolo per Doig è già stato avviato. Le riflessioni scivoleranno poi sul centrocampo: una mezzala box to box, visto il fallimento di Sanches, è necessaria. Piace Folorunsho. Ghisolfi ha un debole per Fofana, finito in prestito all'Al-Ettifaq ma non basta. Perché la domanda delle 100 pistole vien da sé: si ripartirà da Cristante, Paredes e Pellegrini? Il sondaggio per Kamada lascia intendere che qualcosa po trebbe cambiare anche lì. E poi le ali: per ora nel mirino sono finiti Boga (Nizza) e Zhegrova (Lilla) ma la lista è ampia.