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ROME, ITALY - OCTOBER 20: Artem Dovbyk of AS Roma competes for the ball during the Serie match between Roma and Inter at Stadio Olimpico on October 20, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
La classifica è malinconica, come questo inizio di stagione. La Roma è decima (Verona permettendo, gioca stasera), non riesce più a vincere; l'Inter, seppur non eccezionale, si porta a casa vittoria e secondo posto (a meno due dal Napoli) con il minimo sforzo, senza dover bullizzare l'avversario come ha fatto ultimamente qui all'Olimpico, ma sfruttando un errore (doppio) grossolano prima di Zalewski e poi di Celik. La Roma è innocua - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero -, nonostante gli sforzi del tecnico, l'applicazione del gruppo e la voglia di stupire di qualche giocatore a cui viene chiesto il colpo che però non arriva. La Roma non è (ancora) un paradiso, è una squadra fragile che arriva fino a un certo punto e poi si perde. Ha molto da lavorare e da correggersi. La corsa verso la Champions è ferma alla illusoria prestazione con l'Udinese, ormai più di un mese fa e quella resta l'unica perla della nuova gestione tecnica che ha distratto un po' tutto l'ambiente. Il pari, che forse sarebbe stato meritato, avrebbe cambiato poco o nulla, la sconfitta non fa altro che acuire i problemi e aumentare il malumore.
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