La classifica è malinconica, come questo inizio di stagione. La Roma è decima (Verona permettendo, gioca stasera), non riesce più a vincere; l'Inter, seppur non eccezionale, si porta a casa vittoria e secondo posto (a meno due dal Napoli) con il minimo sforzo, senza dover bullizzare l'avversario come ha fatto ultimamente qui all'Olimpico, ma sfruttando un errore (doppio) grossolano prima di Zalewski e poi di Celik. La Roma è innocua - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero -, nonostante gli sforzi del tecnico, l'applicazione del gruppo e la voglia di stupire di qualche giocatore a cui viene chiesto il colpo che però non arriva. La Roma non è (ancora) un paradiso, è una squadra fragile che arriva fino a un certo punto e poi si perde. Ha molto da lavorare e da correggersi. La corsa verso la Champions è ferma alla illusoria prestazione con l'Udinese, ormai più di un mese fa e quella resta l'unica perla della nuova gestione tecnica che ha distratto un po' tutto l'ambiente. Il pari, che forse sarebbe stato meritato, avrebbe cambiato poco o nulla, la sconfitta non fa altro che acuire i problemi e aumentare il malumore.
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Roma tradita, basta un regalo ed è festa Inter
La classifica è malinconica, come questo inizio di stagione. La corsa verso la Champions è ferma all'illusoria prestazione con l'Udinese
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