Di Francesco, in questi giorni, ha una sola preoccupazione: la Roma soffre, e ormai da più di 1 mese, di mal di gol. Ogni addestramento in campo e ogni lezione al video, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, è dunque mirata a ritrovare o, semplicemente, a migliorare l'efficacia offensiva che, soprattutto in campionato, va a incidere sul rendimento dei giallorossi.
rassegna stampa
Roma, terapia d’urto contro il mal di gol
Di Francesco non ha intenzione di cambiare tattica: avanti con il 4-3-3 ma con interpreti diversi, e non soltanto in attacco, per risolvere il problema
L'attacco (28 gol) è solo il 7° del torneo, dietro quindi a quelli della Juve (45), della Lazio (43), del Napoli (41) , dell'Inter (34) e addirittura della Sampdoria (32) e dell'Udinese (30). Il raccolto è lo stesso dell'Atalanta (28). Scarso e quindi fatale nei 3 scontri diretti contro l'Inter, il Napoli e la Juve: solo 1 rete (contro i nerazzurri), ma 3 ko che, in classifica, pesano oggi e probabilmente pure domani.
Il black out offensivo è diventato evidente nelle ultime 8 gare stagionali. Dopo il successo del 19 novembre contro la Lazio, ecco l'inquietante involuzione: solo 7 gol in 8 match. Il dato più significativo è legato ai marcatori. Ecco 7 gol con 7 giocatori diversi: El Shaarawy, Dzeko, Strootman, Pellegrini, Perotti, Fazio e Schick. Dopo il derby, nessuno ha concesso il bis. Gli attaccanti stentano, gli altri si adeguano.
Di Francesco sta valutando come intervenire. Di sicuro non rinnega l'attuale il sistema di gioco e, contro il Sassuolo, si prepara a confermare il 4-3-3. Che gli garantisce l'equilibrio, priorità della sua idea di calcio: 12 clean sheet stagionali e miglior difesa della serie A con 11 reti subite. Per sabato Pellegrini è in rampa di lancio, anche perché Strootman sembra in calo. Anche Gerson è tenuto in considerazione: davanti o a centrocampo, è tra i possibili innesti nei prossimi match. In attacco, se serve, può avanzare pure Florenzi, con Peres terzino. Schick (lunedì ha fatto a un controllo cardiologico a Villa Stuart) non è stato bocciato per l'errore allo Stadium. L'allenatore è pronto a schierarlo di nuovo titolare e a utilizzarlo da esterno alto a destra (prima opzione) e da vice Dzeko. Il 4-2-4, al momento, va bene solo in corsa: si perde l'equilibrio e si lasciano chance agli avversari, come è successo sia contro il Torino che contro la Juve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA