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Il Messaggero

Roma super non fa regali a De Rossi

Redazione
Un primo tempo scintillante spiana la strada contro un Genoa mille. Tre marcature in un quarto d'ora e ripresa di controllo

La Roma non guarda in faccia nessuno, nemmeno suo figlio Daniele De Rossi, accolto con un bacio e salutato con tre schiaffi; lo stesso si può dire di Gasp, che non ha pietà del Genoa, guidato per otto anni, fino a portarlo in Europa. Non c'è tempo per i sentimentalismi - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - per i regali, la Roma aveva bisogno di prendersi i tre punti, dopo la sconfitta con la Juve e per una classifica che si stava facendo scivolosa. La vittoria, 3-1, contro i rossoblù è senza storia, molto gasperiniana. Tre reti le avevamo contate solo a Cremona, un tris nel primo tempo. Se De Rossi si commuove per l'accoglienza e per i cori ma deve fare i conti con la classifica, Gasp si diverte nel vedere la squadra concentrata. Con il successo contro il Genoa, molle, inconsistente e che ieri ha fatto vedere il peggio di sé, la Roma riconquista la quarta piazza in classifica. Gasp. Che finisce l'anno laddove lo aveva cominciato Ranieri: il 2025 si chiude con la Roma prima per punti fatti, 82, più dell'Inter (77), attuale capolista. Un buon cammino verso la Champions. Koné oltre al gol, è padrone del centrocampo: recupera palla, dà ritmo, qualità; Mancini si diverte a fare l'ala; Hermoso gioca sul dolore, ma non sbaglia un colpo, là in mezzo trasmette sicurezza anche al bambino Ziolkowski che, in queste partite leggere, riesce a crescere più facilmente. C'è spazio pure per Dovbyk che alla vigilia non sembrava neanche in grado di calciare.