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rassegna stampa

Roma, stadio all’inglese: piano pronto entro il 2021

LaPresse

Venerdì nuovo incontro con la Raggi per studiare il progetto. L'obiettivo è essere pronti ad aprire in quattro anni

Redazione

Uno stadio modello inglese, 45mila posti, in una zona ben collegata, comoda da raggiungere per i tifosi, possibilmente nei paraggi di un quartiere "a forte densità romanista". Per esempio all'Ostiense, vicino allo scheletro dell'ex Gazometro mai recuperato, a metà tra Testaccio e la Garbatella, scrivono Gianluca Lengua e Lorenzo De Cicco su Il Messaggero. L'ad Guido Fienga ha parlato due volte con la sindaca Virginia Raggi, prima e dopo avere comunicato l'addio del club al progetto pallottiano.

Ora si apre un capitolo nuovo: venerdì l'amministratore delegato si vedrà con la prima cittadina per iniziare a parlare del nuovo progetto, seguito da vicino anche dal manager Stefano Scalera. Si riparte da zero. Ma si va di corsa. L'obiettivo è presentare il progetto entro il 2021, in modo da avere i permessi da qui a due anni. Poi, se tutto filerà liscio, il fischio d'inizio della partita inaugurale potrebbe addirittura arrivare nel 2025-26, fra 4 anni.

Novità: lo stadio del futuro sarà di proprietà della Roma. L'analisi delle aree ancora non è entrata nel vivo. Circolano solo alcune ipotesi: una è l'Ostiense, vicino al vecchio Luxometro dismesso. Si parla di un'area sulla Togliatti. Molto sullo sfondo, c'è l'ipotesi Fiumicino (ma è preferita un'area in città). Il recupero del Flaminio non convince: troppi vincoli. Si cercherà un quadrante ben collegato, con strade già fatte, senza la necessità di costruire ponti o altro.