rassegna stampa

Roma sogna una notte Real

La Roma, rientrata dopo 5 lunghissimi anni tra le migliori 16 d’Europa, ha la chance per dimostrare di non essere stata invitata per caso

Redazione

L’Olimpico si affaccia di nuovo sulla Champions. La Roma, rientrata dopo 5 lunghissimi anni tra le migliori 16 d’Europa, ha la chance per dimostrare di non essere stata invitata per caso. Anche perché è così diversa da quella che, più di 2 mesi fa, conquistò con grande sofferenza la qualificazione agli ottavi, da non sentirsi più inferiore al Real: il ritorno di Spalletti ha già dato i primi frutti, da raccogliere in Italia e, se la crescita sarà confermata, pure in Europa. Il toscano, nelle parole e nei fatti, sta facendo la differenza. Comunicatore e allenatore. Lavoratore a tempo pieno.

I calciatori lo seguono e soprattutto lavorano seriamente. Nessun riferimento alla gestione Garcia, ma solo quello alla ripartenza. Si basa solo su quanto fatto a Trigoria da quando c’è lui che, pur avendo già eliminato il Real 7 anni fa, è il primo a scansare il paragone con la sua vecchia Roma.

I concetti di Spalletti sono i suoi di sempre. L’atteggiamento dei giocatori non deve essere passivo solo perché davanti c’è il Real di Ronaldo, Benzema, Modric, Kroos e James Rodriguez. L’equilibrio serve per ridurre il campo all’avversario e non per rinunciare a giocare.

A maggio furono eliminati in semifinale contro la Juve. La trappola di Allegri fu il rombo. Con la difesa 4, provata a Trigoria in questi giorni. L’assetto dipenderà dalla posizione di De Rossi, recuperato in extremis. Con il 4-1-4-1 o il 4-4-2, la presenza di gente di gamba è comunque fondamentale: Nainggolan, Digne, Florenzi e forse Maicon. E con Dzeko a iniziare il pressing. Perché il contropiede corto dei galacticos è micidiale.

(U. Trani)