rassegna stampa

Roma senza pace

(Il Messaggero – U.Trani) – Epurati e nazionali. Soprattutto romanisti. Daniele De Rossi e Pablo Daniel Osvaldo da ieri pomeriggio sono di nuovo a Trigoria.

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) - Epurati e nazionali. Soprattutto romanisti. Daniele De Rossi e Pablo Daniel Osvaldo da ieri pomeriggio sono di nuovo a Trigoria. Nel loro club e con il loro allenatore. Come se niente fosse accaduto il 7 ottobre scorso, quando furono esclusi per la gara interna contro l’Atalanta e accusati, a fine partita, da Zdenek Zeman di scarso impegno. L’obiettivo di tutti, senza nemmeno doversi chiarire, è di voltare pagina. Almeno di provarci. Perché quelle parole, dure e inequivocabili, pronunciate dal tecnico di Praga, non si possono scordare in dieci giorni. Non le hanno certo dimenticate il centrocampista e l’attaccante, feriti nell’orgoglio e nella professionalità, e nemmeno la piazza che, ormai da quell’ultima domenica di campionato, si sta facendo diverse domande senza avere risposte e magari aspettando sempre che la società giallorossa possa comunicare qualcosa per archiviare il caso senza vinti nè vincitori. E per evitare che a rimetterci sia solo la Roma.

Proprio i dirigenti sono in difficoltà sulla questione. Pensano che qualsiasi loro passo sarebbe sbagliato. Perché Zeman devono appoggiarlo sempre e comunque, nonostante Sabatini gli abbia consigliato di non esporsi in modo così pesante in pubblico, e perché De Rossi e Osvaldo, due titolari azzurri, sono capitali di primo piano della Roma. Meglio, dunque, fare scena muta in pubblico e, se proprio è necessario, lavorare sotto traccia per ricomporre la delicata frattura e arginare gli inevitabili strascichi. Tant’è vero che qualche parola, con i due giocatori, Baldini e Sabatini dovrebbero averla scambiata già ieri (se fosse vero il contrario, significherebbe perseverare).

Daniele, davanti a tutti, ha stretto la mano all’allenatore. A cielo aperto, perché quando è entrato in campo, i compagni avevano già iniziato la seduta. Pochi secondi per scambiarsi, guardandosi negli occhi, un paio di battute. Il centrocampista si è subito unito agli altri nazionali (assenti ancora Pjanic, Piris, Bradley e Romagnoli) per dedicarsi al lavoro differenziato, prima di fermarsi in palestra. «Immeritata l’espulsione: a quanto pare Milano non mi porta fortuna». Frasi di Dani riportate da Roma Channel che ha dato spazio al rientro dei due nazionali. Il canale della società, sottolineando che non c’è stata nessuna pace, ha di fatto confermato che siamo per il momento alla tregua e che non bisogna affrettare i tempi. Il centravanti avrebbe salutato di sfuggita l’allenatore negli spogliatoi, anche se in vetrina resta soprattutto il compagno. De Rossi, a sentire i testimoni che lo hanno incrociato, è sembrato sereno e su di giri. Come lo ha visto Prandelli nei nove giorni passati con la nazionale. Due gol in due partite di qualificazioni mondiali, entrambi pesantissimi, sono utilissimi per l’autostima e al tempo stesso per la Roma. Daniele si aspetta di giocare a Marassi, magari da regista, anche se nessuno se la sente di scommettere sul ruolo dell’azzurro nella prossima gara, domenica sera contro il Genoa.

I bookmaker, invece, invitano a giocare sul futuro del centrocampista. A 3,5 viene dato il suo trasferimento al City di Macini: in Inghilterra, il Sun svela la nuova offerta, salita a 30 milioni di sterline (37 milioni di euro). Nessuno a Trigoria ne sa niente. La cessione al Psg viene considerata meno probabile: la quota è più alta, 5, anche se proprio ieri è uscito allo scoperto Nassir Al-Khelaifi, presidente del club francese, citando il romanista: «Daniele De Rossi è sicuramente un buon giocatore e noi lo stimiamo, ma le trattative non si fanno utilizzando i media».

Anche Francesco Totti si è allenato a parte: affaticamento al flessore della coscia sinistra. Oggi sono in programma due sedute e il capitano una potrebbe saltarla, avendo lavorato duramente nei giorni scorsi. Non è un bel periodo per Lobont: ieri il portiere si è fratturato la prima falange della mano destra. Un mese di stop.