Roma senza difesa, imbarcata inglese

La preparazione è tosta e nelle gambe si sente? Verissimo. La rosa non è ancora completa? Si. E' un problema, Gasperini non si è mai nascosto: ha fretta, e ragione. Si registrano, per l'occasione, pure delle assenze importanti, vedi Ndicka, Dybala, Pellegrini, Ferguson, Vero: ma certe figure - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - specie quando si disputano partite con squadre del proprio livello (e che non sono così avanti con la preparazione rispetto ai giallorossi), andrebbero possibilmente evitate. Per decoro e perché non aiutano nel percorso. La Roma di Gasp si fa in attacco, e lì manca molto: Dovbyk non c'è, capitan ElSha non basta e Baldanzi è poco strutturato. La difesa balla, e ieri ne mancavano almeno un paio. Gasp fa bene a pretendere di più dalla società: non basta essere completi ma serve essere più forti. Manca qualità, non solo numeri. Gli inglesi stanno per cominciare il campionato, la Roma quasi. Grosse differenze non dovrebbero vedersi, e invece ci sono: a livello atletico, la Roma è meno sciolta, oltre ad essere incompleta si nei numeri sia nella sostanza. Gasp li prova un po' tutti e i meccanismi sono sempre quelli: difendere in avanti, pressing continuo, fino a quando le forze terminano. Osservato speciale, Dovbyk, che deve imparare i tempi musicali della squadra e ancora non ci siamo, Wesley appare spaesato, sbaglia il semplice, quindi non può essere questo. Sul pezzo, forse, il solo El Aynaoui, che cerca di abbinare un po' di corsa alla qualità, ma dura poco. Ma in campo resta per tutta la gara. Tanti, soliti cambi nella ripresa: Ghilardi è all'esordio, Soulé porta un po' di luce. Un suo tiro colpisce la traversa.