rassegna stampa

Roma, sconfitta e tanti rimpianti

Viene premiata ancora una volta la miglior difesa del campionato. E' Handanovic il vero protagonista, prima su Dzeko e Salah, poi addirittura con 3 interventi nella stessa azione su Florenzi, Salah e anche su Murillo

Redazione

Il miglior attacco del campionato per la prima volta resta a secco e la Roma è costretta a lasciare il primato. La prestazione è buona: la seconda sconfitta del torneo dopo 5 vittorie di fila lascia esclusivamente rimpianti. L'Inter, invece, torna prima grazie al 6/o successo per 1-0. Premata ancora una volta la miglior difesa.

Rizzoli fischia l'inizio della partita. La Roma attacca con il 4-3-3, l’Inter si mette a specchio, anche se in fase difensiva passa al 4-1-4-1, con il sacrificio degli esterni d’attacco. Medel sta davanti alla difesa, scortato da Guarin e Brozovic. Più novità tra i nerazzurri, 6 rispetto alla partita di martedì a Bologna, con l’ingresso dei terzini da corsa, a destra D'Ambrosio, mai utilizzato nelle prime 10 giornate, e a sinistra Nagatomo. L’unico innesto nell’assetto giallorosso è Salah, assente mercoledì contro l’Udinese perché squalificato.

Come sottolinea Ugo Trani su "Il Messaggero", la Roma fa la partita ma spreca molto. Handanovic è decisivo su Dzeko e Maicon, D'Ambrosio spazza davanti alla porta. Szczesny neutralizza l’incursione di Perisic, ma è poi in ritardo sul destro da fuori di Medel, rasoterra velenoso che Ruediger, rinunciando alla chiusura, gli copre in posizione statica e quindi inutile: 1 a 0 e prima rete del cileno in nerazzurro. I nerazzurri arretrano ordinati e disciplinati per non concedere spazi alla Roma che avanza.

Dal fischio iniziale del secondo tempo, la Roma alza il ritmo. L'Inter arretra, ma è Handanovic il vero protagonista. Su Dzeko e Salah. E addirittura con 3 interventi nella stessa azione su Florenzi, Salah e anche su Murillo. Garcia si gioca il finale senza Dzeko: ecco Vainqueur. La Roma, ora senza centravanti, è pericolosa soprattutto sui calci piazzati. Iturbe per Gervinho è la mossa conclusiva. L'Inter è la nuova capolista e chiude il 7˚ match su 11 senza prendere reti.