Minuto 41 di Roma-Sassuolo del 6 dicembre scorso: due cartellini gialli (il primo eccessivo) rimediati in mezz'ora (11' e 41') costano l'espulsione a Pedro. Uno stop che doveva essere soltanto di una giornata e che invece si è protratto sino ad oggi, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, scatta l’ora di Pedro
Il campione ammirato nei primi due mesi di campionato sta deludendo
Sono trascorsi ormai 115 giorni nei quali il campione ammirato nei primi due mesi di campionato (tre gol e tre assist nelle prime sette di campionato, sempre titolare nelle prime dieci) è scomparso.
Un paio di problemi muscolari al bicipite femorale, la difficoltà nel recuperare la condizione perduta e qualche dissidio tattico con Fonseca (ne sono conferma il colloquio fitto prima del match con la Fiorentina e la plateale richiesta di spiegazioni dopo la sostituzione con il Napoli) hanno fatto il resto. Numeri alla mano, un solo gol (tra l'altro ininfluente, il 3-0 in pieno recupero all'Udinese) nelle ultime 13 apparizioni. Poco, troppo poco per un attaccante come lo spagnolo.
La Roma ha bisogno di recuperarlo, soprattutto in vista del doppio confronto con l'Ajax dove l'esperienza dell'ex Chelsea potrebbe fare la differenza. Senza Mkhitaryan in Olanda e con le speranze di avere l'armeno al ritorno appese ad un filo, ritrovare il Pedro d'inizio stagione diventa fondamentale.
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