Come accade a Roma da qualche anno a questa parte, è cominciata la caccia al colpevole. In città c’è una sensazione di scoramento dovuta sia alla vittoria del Napoli con l’Udinese che proietta la squadra di Sarri a meno due dai giallorossi, sia alla Juventus ancora in corsa per tre competizioni, sia alla Lazio in finale di CoppaItalia. E la Roma? Cercherà di lottare per tenere saldo il secondo posto e vincere quel «mini-trofeo» che ormai, per i tifosi, non ha più niente di speciale. Sì, perché se il secondo posto significherebbe ChampionsLeague assicurata e quindi più denaro nelle casse di Pallotta, per i sostenitori della Roma è solo l’ennesimo anno passato a sperare in quel titolo che alla fine non è mai arrivato.
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Roma, processo dei tifosi: Spalletti e Pallotta alla sbarra. Il club tace
La Roma chiuderà la stagione senza titoli. La caccia al responsabile è iniziata, la cassa di risonanza sono i social, le radio, i bar e le strade della città, dove scorre un malcontento per l’ennesimo anno passato a vedere gli altri vincere
L’ACCUSA – Come scrive Gianluca Lengua su ilmessaggero.it, quel trofeo tanto invocato da Spalletti a durante la stagione, quel trofeo senza il quale Lucio lascerà Trigoria. Ormai è (quasi) ufficiale: la Roma chiuderà la stagione senza titoli. La caccia al responsabile è iniziata, la cassa di risonanza sono i social, le radio, i bar e le strade della città, dove scorre un malcontento per l’ennesimo anno passato a vedere gli altri vincere. C’è chi sostiene che le responsabilità siano dell’allenatore incapace di imporsi sul mercato di gennaio, chi punta il dito verso il presidente accusato di assenza e poca passione e chi, invece, rimprovera la squadra. Un gruppo in attesa di un cenno di Pallotta per gli adeguamenti contrattuali: il primo della lista è Manolas, corteggiato dall’Inter, che è più di un anno che chiede un aumento del salario, subito dopo c’è Nainggolan, poi Strootman e Ruediger. Restano da sciogliere anche i dubbi legati al rinnovo di DeRossi in scadenza al 30 giugno, oltre a quelli sul futuro di Totti sempre più vicino all’addio definitivo al calcio.
LA DIFESA – La dirigenza ha preferito chiudersi nel silenzio, ha mandato avanti qualche tesserato e Luciano Spalletti. Nessun commento dal direttore sportivo Frederic Massara, dal dg Mauro Baldissoni o dall’amministratore delegato Umberto Gandini. Tanto meno sono arrivate rassicurazioni sul futuro dal presidente Jim Pallotta. Una Pasqua passata a riflettere con Nainggolan volato a Montecarlo e Szczesny a Portofino, in attesa di rientrare martedì a Trigoria per la ripresa, dove comincerà la battaglia per difendere il secondo posto dagli attacchi del Napoli.
(G. Lengua)
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