rassegna stampa

Roma, percorso ad ostacoli

Richiamo preventivo di Garcia ai comportamenti fuori del campo: "Ai giocatori ho ricordato che devono fare alla perfezione l’allenamento invisibile, per essere pronti a giocare ogni 3 giorni"

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«Non dobbiamo fare calcoli, pensando alle prossime gare». Rudi Garcia insiste sulla concentrazione. E predica pazienza, anche se il periodo è positivo e cavalcare l'onda giallorossa è entusiasmante. Bisogna capirlo. Sa che cosa accadrà da qui al 5 ottobre, con 4 partite in 12 giorni: ecco il primo ciclo terribile della stagione. Davanti al quale usa la saggezza di chi non vuole mettere pressione al gruppo che ha già vinto 4 gare su 4. Meglio fermarsi al presente, per non sbagliare e sbandare. Distrarsi, guardando agli altri impegni in sequenza, diventerebbe fatale. Il calendario, però, non si può ignorare: la Roma stasera affronta il Parma al Tardini, sabato ospiterà il Verona all'Olimpico, martedì sarà a Manchester per sfidare il City e la domenica successiva, nel posticipo di Torino, giocherà lo scontro diretto con la Juventus.

«Non lo considero un momento decisivo per noi: è solo la quarta partita di campionato e in Inghilterra sarà solo il secondo match di Champions». Vero. Ma al tempo stesso per il futuro in coppa e per la corsa allo scudetto saranno per forza di cose incontri chiave. Per i quali la rosa è meno completa che in partenza. Colpa degli infortuni: sono 6, senza contare Balzaretti, Curci e il titolarissimo Strootman. 

ROTAZIONE OBBLIGATA -  «Mi fido di chiunque scenderà in campo. Giocheremo, sempre e comunque, per vincere. Siamo tutti molto ambiziosi, noi». Garcia sa come prendere di petto l'emergenza. Puntando sugli interpreti a disposizione. Senza piangersi addosso, proprio per avere il meglio dai giocatori di scorta. Per farli sentire importanti. Il turnover gli sta dando ragione: 5 cambi a Empoli, 6 con il Cska, 4 con il Cagliari. Anche qui sono previste almeno 3 novità. Una per reparto: Torosidis, Pjanic e Totti. E non c'entrano niente gli imprevisti degli ultimi giorni. «Stavolta sono passati quattro giorni tra una partita e l'altra. Quindi valuterò il minutaggio di ogni calciatore dopo Parma. Abbiamo una rosa ampia e sono convinto che rivedrò quanto mostrato con il Cagliari: chi è entrato ha dato il meglio, facendo in modo che la forza della squadra non cambiasse». Ma è l'atteggiamento in assoluto, più che le prestazioni individuali, a renderlo ottimista: «Con un anno di esperienza, la Roma adesso è più matura. Prendiamo la partita di domenica: dopo un grande inizio ha gestito al meglio la partita». Per risparmiare energie nel pomeriggio caldo e umido dell'Olimpico. «E senza mai soffrire».

NIENTE STRAVIZI -  Garcia spiega di aver chiarito con Destro. «Tutto risolto. Tra noi, però...». E garantisce pubblicamente che Ljajic presto farà la differenza: «Può diventare devastante individualmente e per il collettivo». Ma ci tiene soprattutto a raccontare quanto detto ai giocatori prima di volare in Emilia. Richiamo preventivo ai comportamenti fuori del campo: «Gli ho ricordato che devono fare alla perfezione l’allenamento invisibile, per essere pronti a giocare ogni 3 giorni. Devono seguire ciò che diciamo riguardo al recupero, ma soprattutto essere professionisti nella loro vita privata. La differenza con lo scorso anno sta proprio negli impegni infrasettimanali: bisogna dormire bene e stare molto attenti all’alimentazione e all'idratazione. Solo questo. Ma ho la fortuna di avere giocatori di esperienza e anche giovani, ai quali è sempre bene dare consigli».

TOTÒ IN FORMA -  Totti ritrova l'ex amico Cassano che, con 3 gol in 3 partite, è capocannoniere del torneo. Il capitano giallorosso, ancora a digiuno in questa stagione, spera che il Parma, la squadra che è il suo bersaglio preferito (20 gol, 19 in campionato e 1 in Coppa Italia), gli permetta di sbloccarsi. Qui, il 30 ottobre 1994, indossò per la prima volta la maglia numero 10 in serie A. Sono passati quasi vent'anni.