Il lavoro di Di Francesco per riaccendere la Roma, più che tattico, sarà psicologico. Lo ha spiegato ai calciatori, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, nel breve discorso fatto al gruppo per guardare oltre la sconfitta di Milano e soprattutto per archiviare la sosta che ha passato senza metà della rosa. Da ex giocatore di questa squadra e quindi da buon conoscitore dell'ambiente, ha consigliato ai giocatori di non dar ascolto alle chiacchiere e ad altro.
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Roma, Nzonzi mezzala
Di Francesco sta provando la formazione anti Chievo: il francese non più centrale ma spostato sulla sinistra
La Roma, insomma, non deve ricominciare da zero. Nè tornare al passato. Di Francesco, probabilmente, se avesse la possibilità di rigiocare la partita con il Milan, non rifarebbe la difesa a 3. D omenica contro il Chievo, ecco che i giallorossi ripartiranno dal via. Dal 4-3-3 che, senza Pastore (infortunato) e Strootman (ceduto), non potrà essere quello del primo turno di campionato, vittoria in trasferta contro il Torino. Ma Eusebio crede in quel sistema di gioco. Con De Rossi o Nzonzi nel ruolo di play, con Cristante e Pellegrini da intermedi, anche se li ha sostituiti, in coppia, proprio nell'intervallo della gara contro l'Atalanta. La carta che il tecnico è pronto a giocarsi è Zaniolo. E' lui il 1° cambio, più di Coric, cosiderato al momento più bravo da esterno alto a sinistra.
L'idea di queste ore è, invece, sul ruolo di Nzonzi. Eusebio, per non abbandonare il 4-3-3, è pronto a schierare il centrocampista da mezzala. E, pur sapendo di perdere qualcosa negli inserimenti, l'allenatore è convinto di acquistare solidità, aggressività e gamba. E personalità. Provato sul centro sinistra con De Rossi e Cristante o Pellegrini. Per il resto, andrà sul classico.
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