Bisognerà farsi un'abitudine. La Roma si riunirà spesso e volentieri a Londra, nell’ufficio di Kaitlyn Colligan. La nuova Roma è pronta a nascere e in Inghilterra sono state gettate le basi. Se con Spalletti o meno, non bisognerà attendere molto, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, Monchi si sdoppia
Giornate di colloqui a Londra tra i dirigenti e il nuovo ds: il lavoro del futuro dipenderà dall’allenatore e dalla classifica
Già martedì sera, a seconda dell’epilogo nel derby, Lucio potrebbe sciogliere le proprie riserve sul futuro. Nell’incontro tenutosi a via Sardegna, prima di lasciare Roma, Pallotta ha provato a rassicurare il tecnico che però è il primo ad essere consapevole che arrivare secondi o meno, fa tutta la differenza del mondo. Perché già conquistando direttamente l’accesso diretto alla Champions, la Roma si priverebbe comunque di Manolas per sistemare i conti dell’esercizio che chiude il 30 di giugno. Nella nefasta ipotesi che i giallorossi scivolassero invece al terzo posto, allora le partenze sarebbero almeno due.
La prima tappa del lavoro di Monchi sarà capire chi sarà il prossimo allenatore, con Emery e Pochettino alla finestra se Spalletti saluterà. Poi, dovrà aspettare di conoscere il piazzamento della squadra. Infine, a seconda della classifica finale, agire di conseguenza.
L’ultima fase del suo operato, riguarderà gli acquisti. Ad un ds che monitora quasi 450 calciatori a stagione, le idee non mancano. Tra queste c’è Rodrigo Caio (che ieri ha rinnovato col San Paolo sino al 2021, operazione che in Brasile viene letta per alzare la posta a giugno) e si aggiunge il turco Ozyakup, in scadenza nel 2018, fatto visionare durante la gara di Europa League tra Olympiakos e Besiktas.
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