rassegna stampa

Roma, l’obiettivo diventa doppio

Alla ricerca di tre punti per garantirsi il miglior futuro possibile: la partecipazione alla prima fase della Champions ha appena portato, nelle casse di Trigoria, 49,2 milioni di euro

Redazione

Non è l’ultima chiamata, ma cambia poco. Perché la Roma non può certo continuare a rallentare in questo torneo, perdendo altri punti preziosi. Anche se, con la Juventus 14 punti avanti, non è più in corsa per lo scudetto, il gruppo di Garcia deve comunque dare un senso alla sua stagione: il secondo posto, per il club e di conseguenza per l’allenatore e i giocatori, è giustamente diventato il primo obiettivo. Da conquistare per garantirsi il miglior futuro possibile: la partecipazione alla prima fase della Champions ha appena portato, nelle casse di Trigoria, 49,2 milioni di euro. Serviranno per il mercato che verrà e in assoluto per il bilancio ancora sofferente. Stasera la nuova grande chance all’Olimpico: battendo la Sampdoria, i giallorossi possono staccare il Napoli (dopo il ko di Verona, resta per ora a meno 4) e tenere a distanza la Lazio che giocherà a Torino per essere terza in solitudine.

FRENATA PERICOLOSA -  La Roma, da tre mesi e mezzo, è inquietante. Non solo quella di domenica scorsa a Verona, come l’ha definita Garcia dopo lo 0 a 0 contro il Chievo, il 4° di fila in campionato e l’8° nelle ultime 9 partite (l’11° in 26 gare). Basta pensare che i giallorossi non vincono in casa dal 30 novembre (l’unico successo, ai supplementari, in Coppa Italia contro l’Empoli). Oggi sono 106 giorni. Solo 6 pareggi, dopo quel 4 a 2 all’Inter, contro il Sassuolo, il Milan, la Lazio, l’Empoli, il Parma e la Juventus. Big e provinciali, rivali e pericolanti: senza fare distinzioni, ecco la serie interna peggiore di sempre. I giallorossi spesso faticano ad alzare il ritmo, risultando prevedibili nella manovra, impotenti in attacco e vulnerabili dietro. La flessione è da dividere in tre cause principali: 1) condizione atletica scadente; 2) fragilità psicologica; 3) conoscenze tattiche limitate. La questione è semplice: se il singolo non riesce a fare la differenza, il gruppo, fiacco fisicamente e impaurito mentalmente, si inceppa e stona. Il monday night contro la Sampdoria può diventare la gara della verità, dopo l’1 a 1 di giovedì al Franchi, nell’andata degli ottavi di Europa League contro la Fiorentina. Da confermare, almeno nello spirito, la prestazione di Firenze.

SENZA EFFICACIA -  E’ soprattutto l’attacco a essere finito sotto la lente di ingrandimento. La media gol è peggiorata negli ultimi 13 match: 1 a partita. Fino a quel Roma-Inter del 30 novembre, 13° turno del torneo, era di 1,9. La media non cambia se, sempre nello stesso periodo, si conteggiano anche le 6 gare delle coppe (1 di Champions, 2 di Coppa Italia e 3 di Europa League): in tutto sono 19 i gol in 19 partite. Da domani, però, Garcia riavrà il reparto al completo, con Ibarbo da considerare finalmente recuperato. Lui e Doumbia, quest’ultimo convocato per la terza gara di fila, sono rimasti fuori proprio nel momento cruciale della stagione. Sarebbero serviti per far riposare Gervinho e Totti che, saltata la gara di Firenze, torna a disposizione proprio per la Sampdoria. Se Ibarbo è stato curato dopo una ricaduta muscolare, Doumbia è arrivato a Trigoria fuori condizione: «Ha dovuto ricominciare la preparazione da zero» ha ammesso ieri, con un po’ di imbarazzo, l’allenatore giallorosso.

 

TURNOVER LIMITATO -  «La Roma deve tornare a vincere in casa: il successo qui manca da troppo tempo. E per riuscirci devo scegliere quelli che in questo momento stanno meglio» ha chiarito Garcia che ha comunque i giocatori contati sia in difesa che a centrocampo. «Insomma penso solo alla Sampdoria e non alla gara di giovedì in Europa League».