Il secondo posto, più dell’Europa League, diventa il primo obiettivo della Roma. Non passare per i preliminari di Champions è fondamentale per due motivi: 1) precampionato meno stressante, soprattutto per la preparazione atletica più facile da programmare; 2) introiti sicuri e di conseguenza vitali per il mercato. Ma per evitare che le inseguitrici si avvicinino ulteriormente, i risultati da domenica, gara a Verona contro il Chievo, dovranno cambiare. I 6 pareggi consecutivi all’Olimpico (battuto il record negativo della stagione ’80-’81) sono stati fatali. E, dal 6 gennaio (successo al Friuli contro l’Udinese), i 7 in 8 gare (unico successo al Sant’Elia contro il Cagliari), hanno cambiato i distacchi in classifica, permettendo alla Juve capolista di scappare (da più 1 a più 9) e al Napoli terzo di avvicinarsi (da meno 9 a meno 4).
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Roma, ora l’obiettivo è il 2° posto ma il pericolo non è solo il Napoli
"Ma più che guardare alle altre, la Roma dovrà pensare a se stessa. La condizione atletica preoccupa ormai da mesi e anche la flessione dei singoli è allarmante"
NON SOLO NAPOLI
Benitez ci prova. Ma anche Pioli e Montella sono in agguato. La Lazio (a meno 6) è avvantaggiata perché la Fiorentina (a meno 7) e lo stesso Napoli ha solo la Coppa Italia. Le altre hanno anche l’Europa League e quindi la rosa, soprattutto della squadra viola, potrebbe non risultare abbastanza attrezzata. Ma più che guardare alle altre, la Roma dovrà pensare a se stessa. La condizione atletica preoccupa ormai da mesi e anche la flessione dei singoli è allarmante. Garcia dovrà puntare sui giocatori che agonisticamente e fisicamente stanno meglio. Per evitare altre brutte sorprese. E curare il mal di gol: l’attacco è il sesto del campionato (dietro a Juve, Napoli, Lazio, Inter e Palermo). E, con Doumbia e Ibarbo sono ancora convalescenti, ritrovare la mira non è semplice. Perché davanti segna solo
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