rassegna stampa

Roma, linea verde

(Il Messaggero-U.Trani) Zdenek Zeman, con i suoi 65 anni che lo fanno essere l’allenatore più navigato della serie A, ama insegnare calcio.

Redazione

(Il Messaggero-U.Trani)Zdenek Zeman, con i suoi 65 anni che lo fanno essere l’allenatore più navigato della serie A, ama insegnare calcio. Ma, in questa nuova avventura a Trigoria, più che in passato dovrà calarsi nei panni del maestro. Perché la nuova proprietà gli ha messo a disposizione una rosa che è giovanissima. Solo il Pescara, forse non un caso che sia anche l’ultima squadra allenata dal tecnico di Praga, ha un’età media più bassa della Roma, 24 anni e 3 mesi per il gruppo di Stroppa e 24,8 per quello del boemo. La differenza sarebbe solo di un mese se dall’organico si togliesse Perrotta che, pur non essendo mai stato convocato nelle prime tre gare del torneo, non va considerato fuori rosa. Il centrocampista, 35 anni, si allena quotidianamente con la prima squadra. Senza contare lui, la media scenderebbe a 24,4 mesi, 4 anni e 3 mesi di differenza con quella della Lazio di Petkovic, la più matura del reame.

La virata del club giallorosso è stata voluta proprio dalla triade italiana che compone il management. Dal direttore generale Franco Baldini che, nella sua esperienza a Londra con la nazionale inglese, ha avuto negli ultimi anni come punto di riferimento l’Arsenal del francese Wenger; dal direttore sportivo Walter Sabatini che, da sempre, preferisce scommettere sui calciatori di prospettiva e meglio ancora se stranieri e dall’amministratore delegato Claudio Fenucci che, avendo sempre davanti i conti della società, ha suggerito la strada più rapida per abbassare il monte ingaggi, cioè prendendo giocatori in fieri che guadagnano meno di calciatori già affermati.

Un anno fa, con la gestione tecnica del giovane asturiano Luis Enrique, la Roma aveva già svecchiato il suo organico. L’ultima stagione dell’éra Sensi l’età media era di 30 anni e 9 mesi, mentre con il cambio di proprietà era scesa a 27,7. Con il ritorno di Zeman a Roma, la svolta definitiva. E’ lungo e famoso l’elenco dei tanti ultratrentenni che hanno lasciato Trigoria durante l’estate, da Juan a Pizarro, passando per Heinze e lo svincolato Cassetti, ma colpisce di più la lista dei nuovi arrivati. Dodici acquisti inseriti in una rosa che, con Perrotta, conta 27 giocatori. Solo l’azzurro Balzaretti (31 anni a dicembre), può essere escluso dalla rivoluzione anagrafica. Gli altri undici sono in gran parte ragazzini: i portieri Svedkauskas (18 anni) e Goicoechea (24), i difensori Dodò (20), Marquinhos (18), Piris (23) e Castan (26, a novembre), i centrocampisti Bradley (25), Florenzi (21), Lucca (18), Tachtsidis (21) e l’attaccante Destro (21). A loro vanno aggiunti anche i tre promossi dalla primavera, il difensore Romagnoli (17 anni), il pupo dell’organico giallorosso, e gli attaccanti Lopez (19) e Tallo (20). E da poco, in attesa di collocazione a gennaio, lavora con Zeman anche Nego (21). Di trentenni ne sono rimasti davvero pochi: oltre a Balzaretti, Stekelenburg (30 anni, domani: auguri), Lobont (33), Burdisso (31), Taddei (32), Perrotta (35) e Totti (36, la prossima settimana), il senatore giallorosso a vita. Mentre sono undici, con Nego dodici, gli Under 21.

Solo 7 over 30, dunque, su 27 giocatori in rosa. Il nuovo percorso è chiaro. Se non ci fosse il capitano ad alzare la media, nella squadra base la maggioranza è composta da ventenni. Basta pensare agli attaccanti Lamela e Destro, partiti titolari domenica scorsa e quasi sicuramente confermati anche contro il Cagliari, al debutto di Marquinhos contro il Bologna, al greco Tachtsidis che sta trovando sempre più spazio e a Florenzi che ha già segnato due gol nelle sue prime tre partite in serie A.

Giovane e straniera. L’input della proprietà a stelle&strisce è stato raccolto al volo da Baldini e Sabatini. Mai viste tante nazioni a Trigoria: accanto agli italiani, rimasti solo in sei, giocatori di altri dodici paesi. E’ l’organico più internazionale della storia della Roma. Argentina, Bosnia, Brasile, Costa d’Avorio, Francia, Grecia, Lituania, Olanda, Paraguay, Romania, Uruguay e ovviamente Usa: i ragazzi vengono da tutto il pianeta e cresceranno a Trigoria.