Oltre ai risultati, alla solidità difensiva e alla capacità offensiva, il lavoro di Di Francesco è tangibile anche analizzando il miglioramento di alcuni singoli giocatori, come evidenzia Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, le rinascite nel nome di Eusebio
Da Fazio a Gerson fino a Peres e Juan Jesus, è lungo l’elenco dei calciatori rigenerati dal lavoro di Di Francesco: tutti si sentono coinvolti nel suo progetto
La decisione di attuare il turnover (21 giocatori già impiegati, compreso Tumminello) ha fatto in modo che tutti i componenti della rosa si sentissero coinvolti nel progetto e l'approccio al lavoro quotidiano avviene in modo diverso. E i progressi di Peres, Fazio nella difesa a 4, Manolas, Juan Jesus e Gerson, tanto per iniziare, sono sotto gli occhi di tutti.
Bruno Peres nelle ultime settimane è diventato molto più disciplinato. Poi può sempre incorrere nell'errore come accaduto a Benevento, quando per essere troppo lezioso ha mandato in porta gli attaccanti campani. Tuttavia l'attenzione nel seguire i dettami tattici indicati da Di Francesco non può passare inosservata. Lo stesso Manolas sembra un altro. Il ricordo però del giocatore perennemento scontento o che litigava a brutto muso con Dzeko durante Bosnia-Grecia, ha lasciato via libera in queste settimane ad un ragazzo più sereno, attento, ordinato, cattivo quando serve, ora si sente maggiormente responsabilizzato.
In questo è stato aiutato, oltre che dall'allenatore, anche da Fazio. Un ragazzo che a 30 anni ha avuto l'umiltà di mettersi in discussione e ascoltare cosa gli chiede Di Francesco.Bravo il tecnico a correggere in corsa l'atteggiamento della squadra che ora difende sempre con il 4-1-4-1 ma con un baricentro molto più basso rispetto a un mese fa. Inutile infatti alzare troppo la linea difensiva quando hai un calciatore come Fazio, bravo negli anticipi e nei palloni alti, ma inevitabilmente lento nei recuperi. Metamorfosi che riguarda anche Gerson. Siamo ancora lontani dal giustificare un esborso di quasi 20 milioni, ma almeno il brasiliano non è più una meteora. Discorso simile per Juan Jesus. Partita contro l'Inter a parte dove però ha giocato in ruolo non suo e l'errore nel finale a Baku, quando si è fatto anticipare dal centravanti del Qarabag, il brasiliano ha risposto in modo abbastanza positivo.
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