La rimonta della Roma è senz’altro certificata dai numeri: 29 punti in 12 partite, con 30 gol realizzati. Ma, per risalire la classifica, ha inciso anche il decisionismo di Spalletti. Che si può sintetizzare in 3 mosse: 1) Manolas come riferimento della linea a 4 per la solidità difensiva; 2) Keita da playmaker per dettare i tempi di gioco e al tempo stesso per trovare gli equilibri di squadra nella fase di non possesso palla; 3) Perotti palleggiatore a tutto campo che si alza e si abbassa a seconda delle esigenze del momento. Solo il difensore non è mai stato in discussione prima dell’insediamento del nuovo tecnico. Il regista, pure per qualche acciacco, era spesso rimasto a guardare; il jolly offensivo, invece, si è presentato solo a fine mercato e quindi quando l’ex allenatore già non c’era più.
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Roma, le chiavi Champions
Manolas come riferimento della linea a 4 per la solidità difensiva, Keita playmaker e Perotti palleggiatore a tutto campo: queste sono le mosse di Spalletti che hanno inciso sulla rimonta in classifica
Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", Spalletti sa che la corsa al 2° posto è aperta e al tempo stesso complicata. La serie positiva, 9 vittorie 1 pari, ha avuto inizio con il debutto di Zukanovic ed El Shaarawy, ai quali dopo 1 gara si è aggiunto pure Perotti. Il mercato invernale, stavolta, ha fatto la differenza, cancellando il flop del gennaio 2015, quando il club gialllorosso acquistò Spolli, Ibarbo e Dumbia.
(U. Trani)
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