Il saluto della Sud ai protagonisti è lunghissimo e coinvolgente. L'Olimpico dei 65 mila, l'amore infinito e il senso d'appartenenza ritrovato non bastano, però, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, per l'impresa mai vista.
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Roma, la rabbia e gli applausi
Ai giallorossi non riesce un’altra rimonta in Champions. Liverpool battuto ma sono gli inglesi ad andare in finale con il Real. Furia sull’arbitro Skomina
L'eliminazione è la conseguenza del pesante ko del 24 aprile ad Anfield: quel 5 a 2 ha chiuso la pratica già nella partita d'andata. E' mancata solo 1 rete per gli eventuali supplementari, ma gli ultimi 2 gol sono arrivati tardi, con l'arbitro Skomina che si è messo sul più bello di traverso. Di Francesco, debuttante nella competizione, esce a testa alta, avendo portato la squadra giallorossa nelle prime 4 d'Europa dopo 34 anni e 100 milioni nel forziere di Trigoria.
IL tecnico paga gli errori in partenza di alcuni big che steccano, per la verità solo parzialmente, proprio nella serata più complicata. Il 4-3-2-1, aggressivo e abbastanza compatto, non è però sufficiente a spaventare il Liverpool. Anche perché Schick fatica inizialmente nel palleggio e Dzeko pensa più a far salire i compagni che a cercare la profondità. Solo El Shaarawy, insomma, è in partita.
Klopp, invece, non abbassa mai due-terzi del suo tridente che, dopo lo show di Anfield, lavora bene pure al ritorno: Salah, Firmino e Manè pressano senza sosta su Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov, in particolare sui centrali giallorossi. La linea a 4 va presto in apnea e non riesce a trovare il collegamento con i centrocampisti: Pellegrini è disordinato, De Rossi appare ad intermittenza e Nainggolan esce subito dal match, in tilt per l'omaggio a Firmino nell'azione della rete iniziale di Manè.
La notte, dunque, comincia nella maniera peggiore, anche se il rinvio di Lovren in faccia a Milner vale il pareggio: autogol e sempre 3 reti da segnare per andare a Kiev. Ma il nuovo scarabocchio sulla prestazione permette al Liverpool di tornare avanti: sul corner di Milner, la leggera spinta di Van Dijk sbilancia Dzeko che, toccando di nuca, libera Wijnaldum davanti ad Alisson: colpo di testa e bis dei Reds. El Shaarawy, destro sporcato da fuori, centra il palo.
Dzeko, su conclusione di El Shaarawy respinta da Karius, pareggia ad inizio ripresa: 5° gol nelle ultime 5 gare di Champions. Di Francesco modifica il sistema di gioco: dentro Under per Pellegrini e per il 4-2-4. Ancora El Shaarawy: sinistro al volo e respinta di Alexander-Arnold con la mano. Il rigore è evidente, ma l'arbitro Skomina non lo vede. L'errore pesa, mancando quasi mezz'ora. Under spreca il lancio di De Rossi che poi lascia il posto a Gonalons. El Shaarawy è stanco: debutta Antonucci. Nainggolan, destro dal limite, segna finalmente in questa Coppa. Ma non esulta, stranito dalla gaffe all'alba del match. E concede il bis, su rigore concesso per il fallo di mano di Klavan, nel recupero. Il Liverpool, con il miglior attacco del torneo (40 gol), perde l'imbattibilità. La Roma è fuori per la differenza reti (mai 13 gol in una semifinale di questo torneo) ma incassa gli applausi dell'Olimpico, dopo il 5° successo di fila in casa, mai accaduto nella storia giallorossa.
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