Il viaggio in Toscana diventa subito l'ulteriore esame per la Roma. Contro l'Empoli dell'ex Andreazzoli, bisogna trovare la continuità di risultati, mai come in questo momento necessaria per riprendere quota in classifica, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Roma, la febbre del sabato sera
I giallorossi a Empoli cercano continuità e il successo esterno che manca da agosto
"Il banco di prova è tutti i giorni, non dobbiamo mai smettere di dimostrare la nostra forza" dice Di Francesco, "Stavolta cercheremo di riuscirci contro una squadra che, al momento di affrontare le grandi, se l'è sempre giocata".
La chance, comunque, è da sfruttare: l'Empoli è terzultimo e, dopo il successo di inizio torneo contro il Cagliari, si è fermato, raccogliendo solo 2 punti in 6 partite, in cui ha segnato appena 3 gol. La crisi della Roma sembra superata: 12 gol realizzati in 3 match e 1 subito, già 11 marcatori diversi (10 in campionato, come nessun'altra squadra di serie A). Il turnover, anche in corsa, ha aiutato il gruppo che fisicamente e psicologicamente dà l'impressione di essere più presente. La scelta del sistema di gioco, con la virata sul 4-2-3-1, ha inciso più di quella degli interpreti che adesso sanno che cosa fare in campo.
La novità, come ampiamente previsto, è l'esordio da titolare di Luca Pellegrini. Kolarov, come il convalescente Pastore, non è nemmeno nella lista dei 23 convocati, fermato a scopo precauzionale per la frattura al dito del piede sinistro. La difesa, con l'ingresso del mancino classe 99, potrebbe essere il reparto con il maggior numero di avvicendamenti: oltre al rientro di Manolas, ecco Santon che sfida Florenzi per il ruolo di terzino destro e Jesus che si gioca il posto con Fazio. Di Francesco, insomma, schiera la decima formazione diversa in 10 partite.
Recuperato De Rossi: il capitano, provino in mattinata, è in ballottaggio con Cristante. Davanti torna El Shaarawy per Kluivert e si candida Schick.
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