Cosa ha detto Walter Sabatini l’altro ieri? Che Nainggolan e Pjanic sono sul mercato e che, forse, grazie alle sue doti di supereroe li salverà. E poi che altro (non) ha dichiarato? Questa la risposta di Alessandro Angeloni su "Il Messaggero": che è meglio evitargli domande sul bilancio e sui conti della Roma da tenere sotto controllo. Ecco, diciamo che queste parole, a Trigoria, non sono state gradite al cento per cento.
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Roma, la doppia sfida di Sabatini
Il ds giallorosso è alla ricerca di alternative per trattare Nainggolan e Pjanic a Trigoria. Sanabria, Paredes, Sadiq, ma anche Doumbia e Dzeko i nomi indiziati
Il ds, giovedì a Perugia, ha fatto un punto su tutti i calciatori in bilico tra riscattabili e cedibili e ha parlato di strade alternative per trattenere chi, come Pjanic e Nainggolan, sono nelle mire dei maggiori club europei. Sono note le avances del Chelsea (dello United anche) per Radja e a quanto pare la Juve si sta facendo avanti seriamente per Mire. La strada alternativa è come sostiene Sabatini «la mossa della coda del gatto maculato».
Questi i nomi: Sanabria (pagato 5 milioni, non sono maturati i bonus che ne avrebbero fatti spendere 11), ad esempio, viene offerto a mezza Spagna, che ha apprezzato e riflettuto sull’attaccante. La Roma vuole una quindicina di milioni. Per un calciatore che ha segnato 11 gol in sei partite. Poi c'è Paredes (pagato 4,5 milioni, ne chiedono almeno 15). La Roma ha ascoltato l’interesse inglese per il centrocampista ma aumenta con il passare del tempo quello del Milan. Che però aspetta di decidere chi sarà l’allenatore. Sadiq? In questo momento non è valutabile. Cassa può essere fatta pure sacrificando ragazzi romanisti che hanno fatto bene in serie B e in A, ma parliamo di cifre non esaltanti, ma soprattutto piazzare cavalli stagionati come Doumbia e, se arrivano offerte serie, Dzeko.
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