La Roma, pur non crollando davanti ai campioni d’Italia, resta se stessa anche allo Stadium: debole con le big. Solo 3 vittorie in 20 tentativi da quando c’è Fonseca in panchina e mai in questa stagione, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La Juve si aggiudica lo scontro diretto e, con la partita con il Napoli da recuperare, sorpassa i giallorossi, facendoli scendere dal podio. La roma, da qui alla fine, dovrà guardarsi dietro.
rassegna stampa
Roma, la caduta dal podio
I giallorossi non pungono l'ennesimo stop Champions con una big
Pirlo ruba a Fonseca l’arma migliore, il contropiede. Il portoghese va subito all’attacco ma si trova davanti la miglior difesa del torneo e non gli basta invadere la metà campo avversaria. La Juventus, diversa per sette undicesimi rispetto a quella di Coppa Italia, ha la freschezza per ribaltare ogni azione.
Nonostante la superiorità nel possesso palla del primo tempo, la Roma non riesce a centrare lo specchio della porta di Szczesny, Spinzzola e Veretout si fermano spesso sul più bello. Mayoral è fuori dal gioco e Mkhitaryan si limita a fare il compitino. La Juve sa con chi andare a dama, l’attacco giallorosso senza Pellegrini sulla trequarti fa cilecca. L'impotenza offensiva è il vero limite della Roma in questo viaggio a Torino.
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