Il Messaggero

Roma, José cerca De Paul

Roma, José cerca De Paul - immagine 1
Il sogno per il centrocampo della Roma ha un nome e un cognome. Dopo l'addio ad Udine un anno fa, l'argentino è pronto a far ritorno in Italia

Redazione

Si riparte da qui: "Scritta la storia, dobbiamo pensare alla prossima stagione. Ora bisogna capire cosa vogliono fare i nostri proprietari che sono gente onestissima. lo resto al 100%, Pui posso essere più o meno felice, perché la mia felicità si fa lottando per traguardi importanti". Non aveva finito di alzare la Conference League che Mourinho già pensava al futuro. Tra 17 giorni, infatti, si ricomincia. Con un Mkhitaryan in meno e un Matic in più. Con Celik pronto ad alternarsi con Karsdorp a destra e Solbakken ad entrare nelle rotazioni degli attaccanti. Ma per essere felice, José mira ad altro. Il salto di qualità, aspettando di capire quale sarà il destino di Zaniolo (con Berardi e Guedes in stand-by, pronti eventualmente a sostituirlo), si fa in mezzo. A centrocampo, dove dopo l'addio dell'armeno e di Oliveira (che non sarà riscattato dal Porto) sono in uscita Veretout (Marsiglia), Diawara e Darboe.

È quindi una questione di quantità (numerica) e qualità. II sogno si chiama Rodrigo De Paul. Un anno fa l'argentino salutava l'Udinese per approdare all'Atletico Madrid. Non ingannino le 36 presenze in Liga: appena 24 sono state dall'inizio (su 38) per un totale di 2154 minuti. E se i numeri non bastano, c'è sia un rapporto con Simeone che non è mai decollato. Il Cholo ha utilizzato infatti De Paul come centrocampista centrale nel suo 4-4-2. Un compito inizialmente di regia che poi s'è trasformato di mese in mese, con il ritorno di Koke, in qual così di più difensivo. A tal punto che nelle uscite stagionali, Rodrigo è finito in panchina per far posto a Kondogbia. Alcuni intermediari in questi giorni lo stanno proponendo in Italia. Hanno parlato con il Napoli, hanno sondato l'Inter e hanno bussato anche a Trigoria. Come negli altri casi, non c'è ancora una trattativa, semplicemente perché la Roma deve prima vendere.