Sempre nella riservatezza, quasi nell'anonimato.Dan e Ryan Friedkin si sono presentati di nuovo a Trigoria, ma qualcuno non li ha nemmeno incrociati: ci sono ma si muovono in punta di piedi, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
rassegna stampa
Roma, il futuro è a luci spente
Secondo giorno dei Friedkin nella Capitale: poche parole, rare le immagini. Al contrario di Pallotta, scelgono la riservatezza e un lavoro senza riflettori
Silenzio assoluto, poche informazioni, rarissime le immagini. Figuriamoci le autocelebrazioni. Insomma, nessun tuffo in piscina, come fece Jim Pallotta in pieno inverno, al suo primo approccio con Trigoria, o alcun bagno nelle fontane di Roma, come decise di fare sempre Jim per festeggiare la vittoria con il Barcellona.
Dan e Ryan per adesso scelgono il basso profilo. A Trigoria ieri, sono stati per circa sei ore, il giorno prima un'oretta. È cominciato così il lavoro effettivo nel centro sportivo della Roma, sempre a contatto con la squadra e con pochi altri fortunati. Guido Fienga (come l'altro dirigente, Francesco Calvo, pure lui presente in Lega tre giorni fa, quando Aurelio De Laurentiis è risultato positivo al Covid) è ancora in isolamento domiciliare, in attesa del secondo tampone di lunedì (il primo è risultato negativo) e non ha potuto accogliere i nuovi proprietari, con i quali si vedrà nei prossimi giorni. A Trigoria, a fare da Cicerone c'era Manolo Zubiria, dirigente padrone della lingua inglese (americana) e punto di riferimento per tutti al Fulvio Bernardini.
Insieme a uno dei loro collaboratori di fiducia, Eric Williamson, i Friedkin hanno cominciato a capire dove sono capitati, che tipo di lavoro li aspetta e come gestirlo, anche nella comunicazione. Stanno studiando l'ambiente (interno) e le carte (tutte, dai conti ai documenti relativi allo stadio), sanno che la squadra sarà da rinforzare e che allo stesso tempo i bilanci sono da mettere a posto, snellirli. Non vogliono luci addosso, si concedono a pochissime foto, solo qualcuna il giorno prima e poi stop.
A Trigoria non sanno dire se i due nuovi patron oggi faranno parte della trasferta di Cagliari, ultimo atto prima dell'inizio del campionato. Decisione che potrebbero prendere all'ultimo momento, visto che hanno la possibilità di spostarsi autonomamente.
Dan dovrebbe lasciare la Capitale a breve (è anche in attesa di vedere Fienga, che forse solo lunedì potrà uscire dall'isolamento), mentre il figlio resterà. Gli incontri istituzionali? Sì, ci saranno. E non solo quelli con il Campidoglio, ma pure con i vari dirigenti dello sport, dal Coni, alla Lega fino alla Figc.
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