Dopo la schiena ora la caviglia. De Rossi è nuovamente fermo ai box. Una tegola per Spalletti che domani dovrà rinunciare già ad Emerson, pronto a rientrare però nella trasferta di Pescara. Daniele non ha alzato bandiera bianca anche se le possibilità di vederlo in campo non sono molte, come crive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, i tormenti di De Rossi
Le difficoltà legate al rinnovo del contratto, una caviglia malandata e l'Atalanta a rischio. Daniele non trova pace. Vuole continuare ad alti livelli ancora per due anni e aspetterà ancora un mese l'offerta del club giallorosso
E dire che contro l’Atalanta poteva tagliare il traguardo stagionale delle 26 presenze, comprese le coppe, con la fascia di capitano al braccio.
Quanto al rinnovo del contratto è ancora tutto fermo. De Rossi aspetta. Nonostante vicino a lui ci sia chi si sta prodigando per presentargli offerte sia dall’Italia che dall’estero, Daniele è stato chiaro. Fino a metà maggio aspetta la Roma. Consapevole in primis di essere in una posizione di forza, considerando la buona stagione disputata, e che il club in questo momento è appeso alla qualificazione diretta alla Champions per la programmazione futura ("Comporta un significativo aumento degli introiti, di quasi un quarto", Baldissoni dixit), il nazionale azzurro non vuole mettere pressione. Per ora non c’è una trattativa. Per intenderci ancora meglio: non siamo ancora al "Voglio un biennale", oppure "intendo guadagnare non meno di…". Perché prima di muovere i primi passi, De Rossi vuole ascoltare cosa gli verrà proposto dalla dirigenza giallorossa.
È chiaro che una sua idea ce l’ha e al momento opportuno la esporrà. Quello che è sicuro che non vuole giocare sino a 40 anni. L’idea è quella di continuare un paio di stagioni ad alto livello. Il desiderio, nemmeno a puntualizzarlo, è farlo con la Roma.
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