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ROME, ITALY - SEPTEMBER 28: AS Roma players Evan Ferguson and Artem Dovbyk during the Serie A match between AS Roma and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico on September 28, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Non la si scambi per una provocazione, ma è solo un dato oggettivo: domani, Roma-Plzen, terza giornata di Europa League, si gioca all'Olimpico, alle 21, Gian Piero Gasperini in attacco avrà l'imbarazzo della scelta. Ecco, imbarazzo è proprio la parola giusta, visto l'andazzo degli attaccanti, mai così spuntati. Chi scegliere? A chi affidarsi? In attacco ce n'è di tutti i tipi: chi deve ritrovare lo smalto di un tempo, chi è sparito, chi cerca occasioni, chi è appena rientrato da un lungo infortunio, chi è fuori lista. Nel frattempo la Roma è seconda in classifica - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - ha vinto una partita su due in Europa League e il cammino non è per niente compromesso: si segna poco ma si ottengono risultati. Ci sarà Dovbyk, fermo a una sola rete stagionale, che risale alla sfida con il Verona: Artem in Europa è reduce dal doppio rigore fallito contro il Lille, brividi. Presente anche Ferguson, che doveva essere l'altro Dovbyk, ma all'ucraino è finito dietro, un po' perché spaesato, un po' perché dopo una sosta è tornato non in condizione e Gasp lo ha relegato spesso e volentieri in panchina. Il Plzen qui a Roma ha sempre preso una marea di gol: 4 nell'Europa League del 2016, 5 nella Champions del 2018. E la Roma quei gol li attende come l'acqua nel deserto. Sono solo quattro le reti arrivate dal reparto offensivo, quella di Dovbyk con il Verona, più le tre di Soulé con Pisa, Verona e Fiorentina.
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