La Roma al debutto stagionale all'Olimpico trova l'entusiasmo di 50mila persone., ma il calendario non aspetta nessuno e l'ospite è già ingombrante, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
rassegna stampa
Roma & Eusebio, notte da brividi
Esordio capitolino per Di Francesco contro l'Inter di Spalletti. Giallorossi in emergenza in difesa: un centrale dovrà finire sulla fascia
Il debutto (in casa) di Di Francesco sulla panchina giallorossa rischia però di passare in secondo piano per il ritorno nella capitale di Spalletti che torna da nemico e tecnico dell'Inter, magari anche rimpianto da parte della tifoseria.
Non è il passato che conta, e fa bene il tecnico giallorosso a scansare i paragoni scomodi con l'ex che ha chiuso l'ultimo campionato con il record dei punti (87) nella storia del club e che nei tre precedenti lo ha sempre battuto (quando guidava il Sassuolo). A fare la differenza può essere la rosa: Di Francesco è ancora in attesa di ricevere il sostituto di Salah, cioè la seconda punta che, la scorsa stagione e contando pure le coppe, con Spalletti ha segnato 19 reti, arricchendole di 12 assist. E va ricordato che proprio Salah, tra i giocatori ceduti dalle società di serie A, risulta a pochi giorni dalla chiusura del mercato (stop giovedì 31 agosto) ancora quello con la valutazione più alta (50 milioni, bonus compresi). In più, tra i convocati per la gara contro l'Inter, non figura nessun terzino destro di ruolo: appena recuperato Florenzi (sarà per la prima volta in panchina dopo il secondo intervento al ginocchio) e ancora indisponibile Karsdorp (operato ad inizio luglio), si sono fermati per problemi muscolari Peres e il giovane Nura. Eusebio, non volendo abbandonare il 4-3-3, dovrà adattare un centrale difensivo. Oppure dovrà abbassare Nainggolan. Su quella corsia c'è Perisic, fisicamente e tecnicamente uno dei più quotati tra i giocatori nerazzurri.
Anche Lucio aspetta ancora qualche rinforzo dal club nerazzurro. Di sicuro, però, ha più scelta del collega per ogni reparto. E soprattutto il suo gruppo ha già metabolizzato il 4-2-3-1 che rimane il sistema preferito di Spalletti, come si è visto domenica scorsa contro la Fiorentina a San Siro. L'Inter ha già un'identità, i giallorossi lavorano per trovarla. Eusebio ha ammesso di cercare più qualità. Che passa però attraverso il pressing e la verticalizzazione, sempre alzando il ritmo.
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