rassegna stampa

Roma, ecco la svolta buona

LaPresse

Di Francesco, dopo 23 partite tra serie A e coppe, ci ripensa e sceglie il modulo preferito: con il 4-3-3, ritrovato l’equilibrio. Decisivo il rientro di De Rossi

Redazione

Il pari con il Milan è un risultato ininfluente per la classifica ma di sostanza per la squadra e il suo allenatore, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Solo venerdì sera a Verona, prossima partita contro il Chievo, potremo capire se questa è davvero la svolta buona.

"Mi piace il 4-3-3" ha detto Di Francesco dopo l'1-1 dell'Olimpico. Nessuno ha mai pensato il contrario. Anzi, l'accusa più fastidiosa indirizzata verso il tecnico, è stata proprio quella di aver rinnegato la sua idea di calcio, e quindi il suo sistema di gioco preferito, per assecondare tatticamente il gruppo.

L'ingresso di De Rossi, come ha chiarito domenica sera l'allenatore, ha favorito l'aggiustamento in corsa. Se c'è il capitano, nessun dubbio: mai più titolare dal 28 partite (16 partite, dunque, su 30), ha garantito l'equilibrio che è spesso mancato ai giallorossi: 12 gol in 3 match (media di 4 a gara), prima della rete di Piatek.

Finalmente la Roma non è stata fragile e Olsen non ha avuto lavoro come nelle gare precedenti. Pericoli e gol (1) solo per le gaffe che proprio non riescono a uscire dal dna di questi giocatori. A Di Francesco verrebbe da chiedere come mai, con 30 reti incassate in 22 match di campionato (l'anno scorso 28 in 38), non abbia pensato prima alla virata tattica.

Il 4-2-3-1 è stato utilizzato in 21 match, il 3-4-1-2 a San Siro contro il Milan all'andata (sconfitta che oggi pesa in classifica), il 3-4-3 con il Genoa all'Olimpico e con Zaniolo falso nove (Schick in panchina e Dzeko infortunato), e il 3-5-2 contro la Juvemtus a Torino. Il 4-3-3, scelto in 5 delle prime 6 gare stagionali e abbandonato dopo il ko di Bologna del 23 settembre (lì Pallotta avrebbe affidato la gestione tecnica a Paulo Sousa), si è visto 6 partite, contando l'ultima con il Milan (dopo 23 match). La Roma, con questo sistema di gioco, ha vinto solo al debutto in questo torneo: gol di Dzeko, in casa del Torino. A centrocampo, da titolare, ancora presente Strootman, prima dell'addio. Nelle altre 5 gare: i pareggi all'Olimpico contro l'Atalanta 83-3), il Chievo (2-2) e domenica contro il Milan (1-1). E 2 sconfitte esterne, al Bernabeu in Champions contro il Real (3-0) e al Dall'Aara contro il Bologna (2-0).