rassegna stampa

Roma, è Smalling il colpo Champions

LaPresse

Friedkin accontenta Fonseca e al fotofinish acquista il centrale dello United per migliorare la rosa giallorossa e ridurre il divario con le big del campionato

Redazione

Dan e Ryan Friedkin sono stati di parola, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Hanno rilanciato con lo United per rendere la Roma, proprio al fotofinish (e con il giallo del tesseramento in extremis), più competitiva.

La difesa, fragile anche nella notte di sabato in cui non ha incassato gol contro l'Udinese, migliora con l'acquisto di Smalling.

Lo spaventoso indebitamento del club (fino allo sbarco dei Friedkin, reale è stato il rischio di fallimento), comunque, non ha permesso altre operazioni in entrata. Nel giorno del ritorno di Smalling nella Capitale, sono andati via altri 4 calciatori: Kluivert, Olsen e Antonucci in prestito e Perotti a titolo gratuito. Nel forziere giallorosso, insomma, non sono entrati euro.

In precedenza anche l'addio di Under non è servito per far cassa. Gli unici ricavi dalle cessioni di Schick, di Defrel, di Gonalons e di Kolarov. Abbassato il monte ingaggi, questo sì. È già qualcosa per questa società che ha affrontato la sessione estiva del mercato senza ds dopo il licenziamento di Petrachi. Ma lontano resta l'obiettivo delle plusvalenze obbligatorie: entro giugno, più di 100 milioni. Difficile, dunque, da centrare. Anzi, impossibile. La nuova proprietà, del resto, ha subito deciso di confermare i big. Ha escluso la partenza di Zaniolo prima ancora del nuovo stop del ventunenne e non ha mai preso in considerazione di rinunciare al vicecapitano Pellegrini. E in più ha rifiutato ogni offerta per Veretout.

Fonseca, quindi, è stato accontentato. In pubblico si è esposto solo per riavere Smalling che tra poche ore (domani) potrà riabbracciare a Trigoria. L'allenatore avrebbe voluto qualche innesto in più. Ha spinto per ricevere il terzino/esterno titolare a destra e il vice Dzeko esperto. Rinforzi che non ha incassato.

Pedro e Kumbulla i veri rinforzi. Adesso bisogna vedere se basteranno per avvicinarsi alle principali rivali in campionato. Soprattutto a quelle che corrono per la zona Champions.

Nessun alibi, però, per Fonseca. Che, come pensa anche il management di Friedkin, deve innanzitutto far correre la Roma. Con allenamenti più lunghi per non durare in partita solo un'ora.