Era primavera, c'era Daniele De Rossi in panchina e la Roma sperava ancora di centrare una piazza Champions: 25 aprile, si giocava a Udine l’ultimo spezzone di gara (18' 30"), interrotta undici giorni prima per l'incidente a Ndicka. Quella, 0-1, gol di Cristante è stata l’ultima vittoria lontano dall’Olimpico. Sono passati otto mesi. A secco per dieci partite di campionato, più quattro in Europa League. L'ultima volta, in A, che ha giocato più gare esterne di fila senza vincerne neanche una è stata tra dicembre 1999 e maggio 2000 (11). Ranieri - sottolinea Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - a Como vuole dare una svolta alla stagione e mettere da parte definitivamente l’incubo di una retrocessione che in parte era entrato nell'anima di questi calciatori.
Il Messaggero
Roma e Ranieri: prove di risalita
Il tecnico, che già ha trovato una svolta da un punto di vista del gioco, cerca la sterzata nei risultati: l’obiettivo è arrivare all'ultima dell’anno, a San Siro con il Milan, con un mini filotto di successi utile per gli obiettivi e per l’autostima. La rosa è quasi al completo: mancheranno per la sfida del Sinigaglia, Cristante e Paredes, quest'ultimo dato ancora per febbricitante. Ci sarà Pisilli al fianco di Koné. Vedremo se Ranieri darà continuità anche a capitan Pellegrini, che non segna da maggio, a Bergamo contro l'Atalanta, inutile rete su rigore, mentre su azione, dallo scorso 17 marzo. A insidiare Lorenzo c'è El Shaarawy, per loro è pronta la staffetta, come per Dybala e Dovbyk. Nella prima del nuovo anno, il derby contro la Lazio, capiremo di che pasta è fatta la Roma. E forse avremo una schiarita pure sul nome del nuovo allenatore, su cui Ranieri già sta lavorando. L'Europa League è ancora lontana, la Champions quasi irraggiungibile. Sarebbe un miracolo, anche per un uomo abituato alle rincorse come sir Claudio. Che un miracolo, per tanti, lo ha fatto con Saud AbduIhamid.
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